Assemblea dei bambini – ottobre 2016

Assemblea dei bambini

(Ottobre 2016)

Primo incontro assemblea dei bambini.

Il gruppo dei rappresentanti si riunisce nei sotterranei, nel grande Cerchio.

Si attendono gli ultimi rappresentanti e viene evidenziato come il rispetto dell’orario sia una buona norma per far funzionare le cose.

Anna Maria interviene evidenziando che:

“Abbiamo sempre parlato di rispetto dell’orario, alle 13.30 iniziamo perché abbiamo preso l’impegno di rispettare il tempo.”

Iniziamo facendo un giro di presentazione.

Prima le maestre: Antonella, Alessandra ed Anna Maria.

Sono presenti

1A

Maria Stella

Emilio

2A

Marta

Riccardo

3A

Silvia

Luca

4A

Pietro

Maria Antonietta

5A

Federico

Caterina

 1B
Sofia

Edoardo

2B

Irene

Leon

3B

Riccardo

Anna

4B

Elena

Ernesto

5B

Antony

Luca

1C

Emma

Giulia

2 C

Elsa

Tommaso

 3C

Caterina

Andrea

4C

Virginia

Leo Lupo

5C

Diego

Stella

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Si incomincia l’incontro facendo riferimento all’ultimo verbale.

Anna Maria chiede al gruppo del perché ci siamo riuniti, cercando di spiegare ai più piccoli il senso dell’assemblea.

Elena 4B: ”Siamo qua per parlare di regole e di problemi che si possono risolvere.”

Caterina 4A: ”Come ha detto Elena siamo qua per migliorare la scuola, per renderla più bella e per risolvere come si possano migliorare i problemi e discutere come fare.”

Ernesto 5B: “Siamo qui per parlare dei problemi della scuola e dei giochi che facciamo, dei bagni, degli autobus.”

Anna Maria interviene facendo presente che la parola che ricorre più frequentemente è problemi.

Anna Maria: “Ma secondo voi abbiamo sempre parlato di problemi?”

Leo Lupo 5C: “Non solo di problemi, ma anche come si possono migliorare le cose.”

Anna Maria: “Cosa vuol dire per voi essere rappresentanti?”

Diego 5C: “Essere rappresentanti è come essere tutta una classe in un’unica persona, ti scordi di essere tu per un’ora.”

Ernesto 5B: ”Il rappresentante è colui che trasforma la classe in una sola persona.

Elena 5B: ”Come hanno detto Diego ed Ernesto, la classe può ”dire” dei commenti e poi ci ritroviamo e discutiamo.

Caterina 5B:Essere rappresentanti significa essere responsabili di tutto quello che si dice e si scrive.

Leo Luca 5C: Devi essere responsabile di tutto quello che si decide (Accompagna l’affermazione con gesto delle mani che ne rafforza l’intensità).

Anna Maria spiega ai rappresentanti il perché al centro del cerchio ci siano dei documenti.

E’ il momento del Dono dei documenti che i grandi regalano ai piccoli.

E’ un importante passaggio della memoria del gruppo.

REGOLE DEL BAGNO

REGOLE DEL CAMPO DA BASKET

REGOLE DELL’AUTOBUS

Si decide di partire dalle regole del bagno e del perché si è deciso di scrivere delle regole.

Si parla di intimità e di come a volte, non venga rispettata.

“Ma che cosa s’intende per intimità?”

Stella 5C: L’intimità è quando uno entra in bagno e qualcuno ti infastidisce…

Quando devi fare una cosa tua e nessun altro ti può vedere.

Luca 3A: Quando uno entra in bagno e qualcuno ti apre la porta.

REGOLE DELL’AUTOBUS.

Si ripetono le regole dell’autobus per i più piccoli.

I bambini piccoli stanno davanti, si suggerisce di ruotare i bambini di 4 e 5, e se tu scendi il tuo posto rimane vuoto.

Se va bene la proposta non la  si ridiscute.

Vengono nominati gli spazi del cortile per delineare una mappa scolastica più chiara anche ai piccoli.

Ci si ferma sulla rotazione del gioco del calcio.

La decisione presa è la seguente: una volta al giorno vicino alla rotonda, ai lati della rotonda.

Altri luoghi per giocare a calcio non sono consentiti.

TABELLONE BASKET:

La turnazione nel campo da basket non funziona bene.

Si lasciano 15 minuti aperti agli interventi per risolvere la problematica.

Diego 5C: Quando a una classe non va di giocare a basket, gli altri possono occupare il campone. Se la classe c’è ed esiste un contrasto… o la classe sceglie per non creare ingiustizie o si decide con la classe che non vuole giocare.

Oppure si sceglie di dare la priorità ai più vecchi.

Tommaso 2C: I grandi non fanno giocare i più piccoli

Leon 2B: Quando il campo di fianco è libero i più grandi non ci fanno giocare.

Federico 5A: Primo…se una classe non c’è non è giusto che si sceglie solo perché c’è un amico, ad esempio si possono fare due bigliettini e un sorteggio.

Elena 2C ritorna al problema del calcio ed evidenzia il fatto che se uno vuole giocare non ci si riesce perché sono tutti ”mischiati”.

Silvia 3A: Per tornare al basket… se due classi vogliono giocare si può scegliere quella più vicino al cartellone.

Dario 3C: Ci si può mettere d’accordo.

Quindi le soluzioni che emergono sono queste:

1)Sorteggio

2)Scegliere la squadra più vicina al cartellone

3)Mettersi d’accordo

Proposte di argomenti per il prossimo incontro

1)Caterina 3C chiede di poter parlare dei maltrattamenti dei grandi nei confronti dei più piccoli e viceversa.

2)Chiarire bene quali siano i posti per poter giocare a calcio.

Ai bambini di quinta si ricorda che i piccoli di prima li aspettano nelle rispettive classi per conoscere attraverso le loro parole i progetti “Pane e frutta per Te” e “Pulizia del parco”.

L’assemblea si chiude alle 14,30

27 ottobre 2016

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