ASSEMBLEA DEI BAMBINI RAPPRESENTANTI 6 aprile 2016

Nonostante la comunicazione alle classi del lunedì precedente, anche oggi mercoledì 6 aprile mancano due classi e un sostituto del rappresentante alle 13.40.

Si decide comunque di cominciare la riunione.

Anna Maria, come primo argomento, ripropone la domanda con la quale ci eravamo lasciati all’assemblea precedente, da riportare alla discussione in classe: perchè i bambini grandi stanno dietro sugli autobus?

Zeno 5B: le accompagnatrici possono controllare meglio i bambini piccoli.

Daniele 5C: è una tradizione di generazione in generazione, che rende tutto importante; non sappiamo quando è cominciata ma la tradizione va mantenuta.

Perchè i bambini piccoli vogliono andare dietro?

Michele 2C: dietro ci sono più nascondigli, si può giocare a nascondino e si sta più in alto per vedere meglio.

In 5C hanno pensato che i piccoli vogliono stare dietro per sentirsi più importanti, stare in alto significa questo: si è in cima ai gradini di una “scala” di importanza.

Mattia 4B: i piccoli vogliono provare l’esperienza di stare dietro, perchè l’attesa fa diventare importantissimo l’avvenimento di andare dietro in quinta.

Francesco4C: c’è invidia e ammirazione per i grandi.

Matilde 1B: non è interessante andare dietro, altrimenti si scende per ultimi.

Irene 4A: i piccoli dietro si sentono potenti come Zeus nell’Olimpo e per questo ci vogliono andare. Davanti si è al gradino più basso della piramide sociale.

Il secondo argomento è quello di questa ultima assemblea per i bambini di quinta che poi se ne andranno da Longhena.

Anna Maria parla della nuova tradizione iniziata dalle quinte dell’anno precedente: fare un cartellone dove ogni classe quinta che esce lascia un messaggio, un disegno, un pensiero.

Invita i bambini di quinta ad andare a vedere nella casetta nel parco: in alto ci sono i pannelli con i messaggi delle quinte dell’anno scorso. Possono servire come “ispirazione” per le attuali quinte e i pannelli vecchi verranno sistemati man mano al piano terra della scuola in un unico “pannello della memoria”.

A volte a Longhena vengono ex alunni che potranno così vedere le loro vecchie cose.

Lilith 5C vuole lasciare un messaggio importante: nella nostra classe un nostro compagno usava la sedia a rotelle, ora non la usa più e cammina. Questo può servire come esempio per tutti, per i piccoli in particolare.

Anna Maria spiega che non era bloccato nel movimento da una malattia fisica ma ha usato un ingrediente speciale, non arrendersi mai, non mollare.

Francesco 5C: ha usato la propria forza di volontà per riuscire a camminare.

Thomas 4A: se lui è riuscito a camminare, impresa per lui quasi impossibile, piena di ostacoli, anche noi possiamo riuscire a fare altrettanto.

Michele di 2C chiede perchè era sulla sedia a rotelle e Anna Maria spiega che aveva una sua difficoltà personale, dentro di sé, che ha superato.

Le altre due quinte non hanno un messaggio da lasciare ora e ci penseranno in classe con i compagni.

Ultimo argomento per tutti: sugli autobus va tutto bene, dopo la riunione con le accompagnatrici?

I turni stabiliti per il gioco fuori, nel “campone”, funzionano?

Vittoria 4B: purtroppo non tutti rispettano i turni definiti nel cartellone; in quei casi è stato chiesto l’aiuto degli adulti.

Vittoria fa una sua proposta personale: fare una raccolta fondi nella scuola per comperare più attrezzi per l’orto.

Mattia 4B è anche lui d’accordo per fare una raccolta fondi tra le varie classi, per fare qualcosa che serva a tutti: per esempio, uno scatolone con i palloni da usare fuori per tutti, per evitare di portarli da casa.

Valuteremo questa idea per il prossimo anno scolastico; intanto, ci sono delle regole già stabilite per l’uso degli attrezzi e della casina dell’orto.

Zeno 5B: ci sono ancora dei problemi per i turni del campone, c’è chi non è d’accordo sulle regole e i turni che sono stati definiti.

Anna Maria chiarisce che le classi sono 15 da sistemare per i turni; se capiterà ancora che il campone resti libero per una classe che manca o le classi riescono ad accordarsi o chiamano gli adulti, altrimenti non giocano.

Sintetizzando: tutto a posto sugli autobus fra grandi e piccoli, non tutto è a posto per i turni del campo da pallacanestro, che però restano quelli già decisi.

Le quinte valuteranno un “regalo” da lasciare per la loro uscita da Longhena.

Andrà affrontato il prossimo anno l’argomento della raccolta fondi e le regole dell’orto.

Anna Maria Venerito e Irene Orsi

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