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Il ciclo della vita del baco da seta


“il ciclo della vita del baco da seta”
a.s.2011-2012 classi 2C e 3C ins. Maragliulo Francesca e Costantini Cristiana

“é stata un’esperienza bellissima. abbiamo ricevuto le uova di baco dall’allevamento di Padova.le abbiamo tenute al caldo e dopo un mese sono nati tanti piccoli bachi.Abbiamo raccolto le foglie di gelso ,il baco ne mangia tante e soprattutto non mangia altro. I bachi crescono velocemente fino a quando non “costruiscono”il loro bozzolo con il filo di seta. Nel bozzolo il baco si trasforma e diventa farfalla. Prima di morire , la farfalla si accoppia e depone le uova. E il ciclo ricomincia.

Visita al doposcuola di Malavila, luglio 2012

(dal diario di Giada Pagani, volontaria)

Siamo diretti a Malavila, un piccolo paesino in mezzo alla natura. Il Tuition center si trova la`. Fabio e Claudine vogliono verificare come procedono le lezioni integrative dei bambini, nel doposcuola finanziato dalla scuola elementare Longhena di Bologna.

Ma non possiamo presentarci a mani vuote, cosi ci fermiamo in una pasticceria lungo la strada dove abbiamo appuntamento con Mohan, il capoarea che gestisce quella zona. E` un tipo robusto dal volto simpatico, veste sempre con lunghi e camicia di lino bianche ed ha una risata contagiosa e coinvolgente. Lui e Claudine entrano e comprano ciambelle soffici e invitanti, caramelle colorate e biscotti da portare ai bambini, mentre io e Fabio restiamo fuori a fare qualche foto. L`attesa e` abbastanza lunga, in pasticceria c`e` fila e gli indiani sono lenti di natura. Quando escono, rimontiamo in macchina e via verso il villaggio. Arriviamo a destinazione poco dopo. È bella la scuola. Sui gradini dell`ingresso e` impossibile non notare la distesa di scarpe impolverate gettate in modo confuso da insegnanti e allievi . Ce le leviamo anche noi prima di entrare, in segno di rispetto e le appoggiamo in mezzo alle altre. Entriamo, la scuola e` gremita di bambini, che ci fanno festa. Sulle lavagne, in uno spazio apposito, viene scritto il programma del mese. È sorprendente vedere come la didattica sia simile alla nostra. Lo spazio piccolo e buio, perché nel frattempo è saltata la luce, pero` non ci permette di fare delle buone foto, cosi decidiamo di uscire all`aperto. In pochi secondi tutti si dispongono in fila, coordinati da Mohan, e si siedono sui gradoni grigi ai piedi della scuola, attorniata dal verde della foresta e costruita su sabbia rossa, che nei mesi di pioggia diventa fango.  Io e Claudine distribuiamo loro il cibo, mentre Fabio riprende la scena con la telecamera e scatta foto. Mangiamo anche noi insieme a loro e una volta sazi inscenano uno spettacolino: quel posto sperduto in mezzo al nulla si trasforma in un palcoscenico dove gli attori sono i bambini, che ci improvvisano uno spettacolo, fatto di balli scatenati, canti e grida gioiose. In un momento tutto e`in festa. Anche noi ci lasciamo coinvolgere e stravolgere dal loro entusiasmo e ci divertiamo tutti insieme. Gli facciamo foto, applaudiamo e li incoraggiamo a continuare le loro esibizioni. Poco dopo ci salutiamo. Abbiamo fatto tutti un sacco di video e foto e mi sento soddisfatta.

C`e` ancora il sole quando si torna a casa, fuori e dentro di noi.

Vellanad, Kerala, 6 luglio 2012

Raccontare in stop motion

Il video in stop motion ispirato ai lavori di Enzo Cucchi realizzato dai bambini della 4 C della scuola primaria Longhena di Bologna, con gli insegnanti Simonetta Ropa e Angelo Daldi, coordinati dagli studenti del Biennio di Comunicazione e Didattica dell’Arte dell’Accademia di Belle Arti di Bologna.

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classe 4C 2011 – 2012