LA SCRITTURA CREATIVA.

PROGETTO DI RICERCA / AZIONE NELLA SCUOLA ELEMENTARE

 

AMBITO : Ricerca / Azione nella scuola elementare, preceduta da un Corso di Aggiornamento - Formazione degli insegnanti che parteciperanno al Progetto.

ARGOMENTO:

Sfondo:

č esperienza comune nella scuola rilevare da parte degli insegnanti, spesso con disagio e senso di colpa, come lo scrivere, il comporre un testo, rappresenti per alcuni bambini una seria difficoltą.

Fatte salve le disposizioni individuali, alcuni bambini compongono testi lunghissimi ed altri brevissimi, alcuni non riescono a superare l’ostacolo del foglio bianco,altri producono scritti privi di ordine, struttura o senso.

Alcun bambini dichiarano che non amano scrivere e i loro prodotti sono forzati e annoiati.

Gli studi di psicolinguistica e di psicologia dell’apprendimento della scrittura ( mi riferisco in particolare agli americani Bereiter e Scardamalia ) ci chiariscono le fasi di evoluzione della capacitą di comporre un testo e questo ci č utile per calibrare le nostre proposte, ma non ci aiutano a capire perchč c’č chi ama e desidera esprimersi nella scrittura e chi invece scrive per obbligo e con immenso tedio.

Scopi e Problemi:

questa Ricerca / Azione si propone di applicare e successivamente valutare un modello di scrittura gią ampiamente sperimentato,dagli anni ‘70 ad oggi, prima in Francia dov’č nato,poi nel nostro paese, dove č stato proposto soprattutto in situazioni di disagio sociale.

Il metodo č stato ideato da Elisabeth Bing, scrittrice, che si trovava ad insegnare ad una classe di ragazzi che avevano accumulato un forte ritardo scolastico e che erano quindi ostili all’apprendimento.

La Bing, per far scrivere questi ragazzi, deve compiere un percorso di riconquista della propria scrittura, del proprio desiderio di esprimersi e delle proprie motivazioni.

Elabora quindi un modello "motivazionale", che parte dalla scrittura personale, di sč, utilizzando inizialmente le strutture testuali della lista, dell’enumerazione, del nominare le cose.

L’ elencazione, ( proprio quello che di solito gli insegnanti censurano ) č una struttura ripetitiva che noi troviamo in tutti i testi dell’antichitą ( moltissimo nella Bibbia ) e che segna il passaggio dall’oralitą alla scrittura. L’elencazione č fondamentale per il bambino che la utilizza come strumento di organizzazione cognitiva, attraverso la quale cominciare ad ordinare e sistemare il proprio pensiero, quindi il senso di sč come unicitą, la propria identitą.

George Perec dice che quando si enumera si prova un’ineffabile gioia e che esistono nell’atto due tendenze opposte: la prima č il bisogno di censire tutto e la seconda di dimenticare comunque qualcosa. " ...... tra l’esaustivo e l’incompiuto, l’enumerazione mi sembra che sia, prima di ogni pensiero e di ogni classificazione, il segno indiscutibile di questo bisogno di nominare e riunire,senza il quale il mondo, - la vita- rimarrebbe per noi tutti privo di storia."

Il modello " motivazionale" della Bing parte dunque dalla scrittura soggettiva, che parla di sč per autodefinirsi e arriva alla scrittura oggettiva che parla del mondo per conoscerlo.

Attraversa le tre FUNZIONI LINGUISTICHE: PERSONALE, DESCRITTIVA, ARGOMENTATIVA e utilizza STRUTTURE TESTUALI quali la ripetizione, il nominato, lo haiku, la scrittura automatica, l’esercizio di stile, l’anamnesi, la biografia, la scrittura relazionale ecc....

Questo modello si esplicita in ATELIER.

L’atelier č formato da un gruppo di persone ( bambini, insegnanti, adulti in genere ) attorno ad un animatore, il quale propone, di volta in volta, un testo stimolo che servirą da consegna di scrittura.

L’animatore deve, attraverso la propria lettura che č riscrittura vocale del testo,sollecitare il desiderio di scrivere.

I testi prodotti vengono poi tutti letti ad alta voce dagli autori, nel silenzio e nell’attenzione partecipativa.

Ipotesi:

Si ipotizza che questo modello di scrittura sviluppi il desiderio di scrivere e produca stili effervescenti e personali; stili che siano anche il frutto di una buona organizzazione cognitiva.

Si ipotizza inoltre che questo modello formi dei buoni lettori .

Si ritiene ( e lo si č sperimentato ) che la scrittura in atelier, per il clima che crea di partecipazione,sia un forte stimolo alla creazione di relazioni positive nel gruppo, alla scoperta della condivisione e della diversitą come ricchezza, al consolidarsi delle capacitą di ascolto dell’altro e di proporsi serenamente agli altri con la certezza dell’accettazione.

L’atelier contiene una grande carica di antiviolenza, nell’applicazione delle sue regole di rispetto della persona e di esclusione del giudizio di valore, perchč instaura "un clima di fiducia e rassicurazione e una pratica di valorizzazione e di riconoscimento."

Precedenti:

Nell’ambito del nostro territorio, numerosi Corsi di Formazione presso l’ IRRSAE per insegnanti di ogni ordine scolastico (corsi misti).

Applicazione del metodo da parte degli insegnanti formati,nelle proprie classi.

Destinatari:

Committente l’ IRRSAE; destinazione a livello formativo e operativo

 

PROTAGONISTI:

Insegnanti del 3° Circolo Didattico di Bologna

Animatrice del Corso e Coordinatrice del Progetto, insegnante formatrice IRRSAE di Lingua Italiana: Alessandra Contri, titolare presso la Scuola Elementare "M. Longhena" del 3° Circolo di Bologna

MEZZI, METODI E STRUMENTI:

- Il Corso di Formazione e la Ricerca / Azione si terranno nelle scuole del Circolo.

- Gli strumenti della Ricerca / Azione nella fase osservativa saranno audioregistrazioni, videoregistrazioni, testi, questionari.

- Il percorso logico-operativo della Ricerca si articolerą in una fase formativa degli insegnanti, in una applicativa nelle classi, in una osservativa e in una comparativa.

 

TEMPI E FASI DEL LAVORO:

L’attivitą di ricerca/azione č prevista per una durata di cinque anni.

Si propone un Corso di Formazione approvato dal Provveditorato, da esaurirsi nel 1° quadrimestre di ciascun anno scolastico, di 30/40 ore, da articolarsi in incontri settimanali di tre ore ciascuno.

Seguirą l’attivazione, da parte degli insegnanti formati, degli ateliers nelle proprie classi, nei quali verranno proposti stimoli di scrittura concordati a scadenze da definirsi e durante i quali ogni insegnante compirą osservazioni qualitative, condotte su griglie d’osservazione fornite dalla coordinatrice del gruppo, relatrice del progetto.

Queste osservazioni saranno confrontate e discusse in incontri a scadenze da definirsi.

Si terrą inoltre un ultimo incontro di valutazione qualitativa del modello condotto dal Prof. Paolo Senni dell’Ufficio di Sperimentazione dell’ IRRSAE.

Giugno 1997 Alessandra Contri

 
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