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La maestra pasionaria anti-Gelmini candidata a Bologna

Rassegna stampa: Il Giornale – 31 marzo 2009

La maestra pasionaria anti-Gelmini candidata a Bologna

La maestra che ha capitanato in una scuola di Bologna la rivolta contro il voto in decimi voluto dal ministro Mariastella Gelmini si candida alle amministrative con Rifondazione Comunista. Per protesta contro la riforma Gelmini, insieme ad altri docenti, aveva assegnato dieci in tutte le materie a tutti gli alunni. La maestra Marzia Mascagni della scuola elementare di Longhena era così balzata agli onori della cronaca con dichiarazioni infuocate del tipo: «Valutare i bambini può soltanto danneggiarli». Quella decisione però era incompatibile con qualsiasi tipo di regolamento scolastico. Tanto che l’insegnante era stata richiamata all’ordine prima dalla preside dell’istituto e poi anche dal responsabile dell’ufficio scolastico provinciale, che decise di annullare quelle pagelle. Intanto la maestra aveva goduto di un bel po’ di pubblicità. E dunque perché non sfruttarla per ottenere una bella poltrona in Comune?

http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=340204

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Longhena, maestre sotto accusa “Scuola tradita sul 10 in pagella”

Rassegna stampa: Corriere Bologna 29 marzo 2009

L’ufficio scolastico invia lettere di richiamo a 27 docenti

L’assessore scolastico provinciale Paolo Rebaudengo: “Quel voto politico non era politico

corriere-bologna-29032009

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Longhena, “addebito” per 27 maestri su 36

Rassegna stampa: Repubblica Bologna 29 marzo 2009

La difesa: “Non è mai stato un dieci politico”. La solidarietà dei genitori

Longhena, “addebito” per 27 maestri su 36

La polemica: “In altre scuole i dirigenti hanno difeso i loro insegnanti”

di ILARIA VENTURI
SONO stati convocati ieri mattina alla segreteria della scuola e hanno ricevuto la lettera che, in sostanza, dà il via ai procedimenti disciplinari. Parte il «processo» agli insegnanti delle Longhena, messi sotto accusa per aver dato tutti dieci in pagella ai loro alunni nel primo quadrimestre. Ma anche per avere, una volta scoppiato il caso, «così indebolito l’ immagine dell’ amministrazione».

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Docimologia da Bar Sport

Docimologia da Bar Sport
di Red Rom

Si cominciano a vedere gli effetti dell’ormai famigerato articolo con cui il Divo Giulio (ci riferiamo al “pensoso” Ministro dell’Economia), nell’estate appena trascorsa, dette il via al blitz su pagelle e valutazione, per reclamare a gran voce il ripristino del voto in numeri (oltre che del voto in condotta) nella scuola di base (elementare e medie). Ricorderete le efficaci bordate dialettiche contro i giudizi, basati su “formule che tendono ad essere ipocrite, psicopedagogiche, tautologiche, caramellose, offensivo-giudiziarie…” e l’altrettanto sicura linea pedagogica: “…tornare a dar i voti come una volta: 10, 9, 8, e così via, perché la verità è semplice; dare un giudizio senza una classifica significa non dare affatto un giudizio reale…”. Come non condividere le lapalissiane considerazioni che “i numeri, possono, tra l’altro, riflettere una media…”, che con gli aggettivi “si fa solo confusione”, che “tutti i fenomeni significativi sono misurati con un numero” (terremoti, moto marino, temperatura, ecc.). E perché non aggiungere, diremmo noi, la valutazione dei calciatori il lunedì mattina al Bar Sport, con corredo di Gazzette e “processi al campionato”.

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Mi avete capito male parte prima

Dal blog il Diritto di Voto: per discutere se ci è dato, per conquistarcelo se ci è tolto, per ragionare insieme sul precipizio delle pagelle italiane

Siam sempre qui, con pacchi e pacchi di circolari fotocopiate da una parte sola e ancora da firmare, perché chi ci sta dietro ai tornei di bocce e alle offerte delle suorine dell’Immacolata e al concorso Dipingi il pomodoro più bello entro il 19 aprile?

Meno male che ogni tanto c’è una circolare seria.

Per esempio lo Schema di regolamento concernente “coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni e ulteriori modalità applicative in materia ai sensi degli articoli 2 e 3 del decreto legge 1° settembre 2008, n. 137, convertito con modificazioni dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169”.