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noi genitori

26 Novembre 2009, Malavita, Sud del Kerala, India

namaste_malavila  Abbiamo ricevuto in India, attraverso Fabio Campo, la notizia che la Scuola Longhena di Bologna finanzierà per un altro anno il Doposcuola di Malavila. Questo ci ha resi felici ed anche soddisfatti del lavoro svolto fino ad ora. Il numero dei bimbi aumenta di anno in anno. Attualmente 37 bimbi frequentano il centro, con 3 insegnanti, tutti i giorni, incluso il sabato.

I buoni risultati ottenuti in questo centro ci hanno spinto qualche tempo fa ad avviarne un altro, nei pressi di Malavila, in una comunità altrettanto povera e ancora più interna, che si chiama Pankavu. E non solo! Le iniziative rivolte ai bimbi tribal di quell’area hanno incoraggiato l’Associazione ad avviare due case famiglia, per i bimbi che risiedono in condizioni di estremo disagio nelle parti più interne di questi rurali villaggi.

Il Doposcuola di Malavila è un po’ dislocato rispetto alla sede di Namaste di Vellanad, ed è per questo che talvolta resta isolato da alcune iniziative organizzate dall’Associazione.

E’ per questo che lo scorso ottobre, insieme a 2 volontarie, Eleonora e Giada, abbiamo deciso di proporre ai bimbi e alle insegnanti un laboratorio di fotografia. Il corso è stato reso possibile anche grazie alla preziosa collaborazione di Mohan, il responsabile didattico del centro doposcuola.

L’idea è stata quella di far scattare materialmente e direttamente a tutti i bambini, divisi i gruppi di età, una fotografia, con un soggetto scelto liberamente senza fornire alcun tipo di orientamento. Le foto sono state poi sviluppate e consegnate a ciascun bambino-fotografo…

Gli obiettivi di questo semplice laboratorio sono stati quelli di:

  1. permettere ai bimbi di prendere dimestichezza con uno strumento a loro del tutto sconosciuto, ma nello stesso tempo tanto ambito (poche sono per loro le occasioni di stringere tra le mani una macchina fotografica!)
  2. lasciare che scegliessero liberamente il soggetto da fotografare, e quindi permettergli di esprimere la loro curiosità e libertà di scelta rispetto ad un soggetto che desideravano immortalare e quindi conservare
  3. attraverso un’ immagine, stimolarli al dialogo, alla riflessione e al componimento
  4. creare un momento di aggregazione fra loro, solitamente divisi in classi, anche sotto lo stesso tetto e nella stessa stanza (le classi sono divise da semplici paraventi!)
  5. cominciare ad instillare in loro un senso di appartenenza ad una comunità, con la quale i momenti di contatto non sono poi così frequenti data l’ubicazione del centro per il doposcuola e quella di Namastè.

Sono state quindi scattate 36 bellissime foto, per le quali è stato chiesto di comporre una breve descrizione e un racconto sul soggetto scelto da ognuno.

Gli obiettivi del componimento sono stati i seguenti:

  1. sviluppare dei pensieri partendo da un’immagine, scelta e fotografata da loro
  2. stimolarli ad un’attività di analisi, in India non sempre incoraggiata dalle insegnanti, che tendono spesso a trasferire sterili nozioni agli alunni, senza scambi, né libertà di espressione, divagazioni dai testi didattici o dai programmi
  3. portarli a comporre con senso logico una descrizione o un breve componimento sul soggetto scelto, per abituarli ad esternare i loro pensieri e le loro emozioni.

 

Tra qualche giorno torneremo a Malavila, per raccogliere gli elaborati di tutti e incollarli su cartelloni da appendere ai muri del centro doposcuola, a ricordo di questo lavoro svolto insieme.

Vi alleghiamo alcune foto, per condividere con voi alcuni momenti del laboratorio e sentirvi un po’ con noi e tutti gli alunni del doposcuola di Malavila!

Un grazie di cuore a tutti!

Malavila_Nov’09

Di anna maria

nasce a Roma, dove compie il suo percorso scolastico: elementari con una decina di maestre uniche nei primi due anni, con l'unico risultato di imparare a scrivere con la destra anzichè la sinistra e prof sessantottine alle medie e al liceo. si laurea a Roma. si trasferisce a Bologna, per incompatibilità ambientale con i romani. immigrata in Bologna, la elegge sua città ideale, dove decide di metter su famiglia. prima arriva Marta, poi Matteo. la sua vita scorreva serena fino all'arrivo della somma dg e della magnifica mariastar. da quel momento, da morigerata donna di famiglia e imprenditrice si è trasformata in attivista sostenitrice di diritti dei bambini, degli insegnanti e dei genitori. spera di ritornare presto alla serenità di famiglia-lavoro, trasformando la sua indole guerriera nell'antica indole mite e morigerata ....

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