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La Circolare sugli organici chiarisce (in buona parte) che fine fanno le compresenze, nelle classi ex modulo e nel tempo pieno

La Circolare sugli organici chiarisce (in buona parte) che fine fanno le compresenze, nelle classi ex modulo e nel tempo pieno
di Gianni Gandola

Occorre dire che la Circolare ministeriale sugli organici docenti, CM n.38 del 2 aprile a firma del Capo Dipartimento del Miur Giuseppe Cosentino, è in un certo senso esemplare per chiarezza espositiva. Più chiara ancora, se possibile, dello schema di decreto interministeriale da cui prende le mosse.

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Come si fa a “meritare” una contestazione di addebito?

Sulla contestazione alle maestre relative all’esercizio del diritto di critica invito tutte le colleghe e i colleghi che credono che la valutazione  decimale nella scuola elementare e media sia una iattura all’autodenuncia

Come si fa a “meritare” una contestazione di addebito?
di Mario Ambel

Posso ad esempio provare ad affermare che …

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Io da ieri insegno alla scuola elementare di Longhena

Io da ieri insegno alla scuola elementare di Longhena
di Mario Ambel

L’amministrazione si nega anche l’ultima possibilità di agire con buon senso e contesta alle maestre di Longhena non solo un comportamento professionale inadeguato per aver dato lo stesso voto a tutti i bambini, ma (ad alcune) anche di essersi permesse di esprimere critiche nei confronti della normativa sulla valutazione in una manifestazione pubblica e di aver così denigrato l’Amministrazione di appartenenza.

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Docimologia da Bar Sport

Docimologia da Bar Sport
di Red Rom

Si cominciano a vedere gli effetti dell’ormai famigerato articolo con cui il Divo Giulio (ci riferiamo al “pensoso” Ministro dell’Economia), nell’estate appena trascorsa, dette il via al blitz su pagelle e valutazione, per reclamare a gran voce il ripristino del voto in numeri (oltre che del voto in condotta) nella scuola di base (elementare e medie). Ricorderete le efficaci bordate dialettiche contro i giudizi, basati su “formule che tendono ad essere ipocrite, psicopedagogiche, tautologiche, caramellose, offensivo-giudiziarie…” e l’altrettanto sicura linea pedagogica: “…tornare a dar i voti come una volta: 10, 9, 8, e così via, perché la verità è semplice; dare un giudizio senza una classifica significa non dare affatto un giudizio reale…”. Come non condividere le lapalissiane considerazioni che “i numeri, possono, tra l’altro, riflettere una media…”, che con gli aggettivi “si fa solo confusione”, che “tutti i fenomeni significativi sono misurati con un numero” (terremoti, moto marino, temperatura, ecc.). E perché non aggiungere, diremmo noi, la valutazione dei calciatori il lunedì mattina al Bar Sport, con corredo di Gazzette e “processi al campionato”.

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Mi avete capito male parte prima

Dal blog il Diritto di Voto: per discutere se ci è dato, per conquistarcelo se ci è tolto, per ragionare insieme sul precipizio delle pagelle italiane

Siam sempre qui, con pacchi e pacchi di circolari fotocopiate da una parte sola e ancora da firmare, perché chi ci sta dietro ai tornei di bocce e alle offerte delle suorine dell’Immacolata e al concorso Dipingi il pomodoro più bello entro il 19 aprile?

Meno male che ogni tanto c’è una circolare seria.

Per esempio lo Schema di regolamento concernente “coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni e ulteriori modalità applicative in materia ai sensi degli articoli 2 e 3 del decreto legge 1° settembre 2008, n. 137, convertito con modificazioni dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169”.