Rassegna stampa: Radio Città del Capo – 1 aprile 2009
Gli insegnanti delle Longhena “bocciano” l’Usp: “nessuna violazione”
1 apr. – Gli insegnanti delle scuole Longhena rispondono alle “contestazioni d’addebito” inviate a 27 docenti sabato scorso dall’Ufficio scolastico provinciale (Usp). Al primo punto c’è il fatto di aver violato la legge Gelmini non valutando gli alunni. A questo gli insegnanti replicano sostenendo che la scelta di dare lo stesso voto a tutti è stata quasi obbligata. A margine dello scrutinio, infatti, non vi era l’obbligo di adottare le valutazione decimali. “Un ordine di servizio, a poche ore dagli scrutini, ci ha costretto in modo repentino a far uso di voti numerici – ha detto Rita de Luca a nome di tutto il corpo docenti delle Longhena – e per responsabilità professionale abbiamo deciso di inserire due voti: uno in decimi, uguale per tutti, e l’altro in forma di giudizio, tenendo conto del progresso personale dell’alunno rispetto alla classe”.
Per la seconda accusa, quella di avere denigrato l’amministrazione di appartenenza in alcune dichiarazioni alla stampa e durante una serata organizzata assieme ad altre 7 scuole, i docenti fanno appello alla libertà di espressione individuale e affermano di aver parlato a titolo personale e di aver espresso dei pareri sulla riforma in termini tecnici e non politici.
L’arrivo delle contestazioni ha causato grande stupore, visto che le Longhena sono solo uno tra gli istituti che in città e in tutta Italia hanno adottato il voto unico per tutti gli alunni. “Non si capisce perchè solo questa scuola debba essere punita – ha spiegato la segretaria generale di Cgil scuola di Bologna, Sandra Soster, che incalza : “Come sindacato posso parlare piu’ chiaramente, visto che le maestre pare debbano avere la bocca cucita: e’ evidente un intento punitivo su Bologna che rappresenta qualcosa a livello nazionale del movimento contro questa riforma”.
“Con questo atto si vuole compiere un gesto esemplare per tutti gli istituti – ha detto invece Simona Blasi, dell’Assemblea delle scuole. Il ministro Gelmini aveva già invitato a prendere sanzioni su questi atti prima ancora che accadessero”. Ora i docenti che hanno ricevuto i provvedimenti hanno affidato le loro pratiche agli avvocati, che riporteranno le ragioni degli insegnanti già sostenute anche nei colloqui con l’ispettore provinciale dell’Usp, Luciano Lelli.
foto di Mario Carlini / iguana press