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Incontro con il presidente del quartiere Saragozza

Il giorno 19 maggio 2009 una delegazione di genitori del CGSL ha incontrato il Presidente del quartiere Saragozza, Roberto Fattori.
I genitori introducono con una richiesta complessiva di chiarimenti in merito al futuro della scuola, alla sua identità, alle voci che corrono intorno ad essa.

Si chiede inoltre al Presidente di chiarire la posizione del quartiere su come intenda garantire il servizio di trasporto per l’anno prossimo e quelli a venire e se esistano progetti per villa Puglioli.

Il Presidente è affiancato dalla sua responsabile del settore scuola (Elisa Ercolessi) e rassicura innanzitutto sulla continuità di Longhena come scuola di città. Nessuna quartierizzazione all’orizzonte anche perché in quel caso il Quartiere si troverebbe a dover gestire 350 posti/alunno quando attualmente ne usa 35/40 e non di più.
Chiarisce che gli statuti speciali non esistono più e che si è perso traccia perfino di quello preesistente. Tuttavia nulla esclude che una delibera del Comune e/o Quartiere disegni la cornice entro cui definire una possibile “identità” di Longhena. Chiarisce anche che è il Consiglio di Istituto a definire i criteri di ammissione degli alunni alla Scuola. La nostra considerazione è che sono proprio i criteri di accesso che definiranno l'”identità” di Longhena, fermo restando il sito nel verde e il modello didattico che lì si è affermato nel tempo. Ci permettiamo qui di ricordare che il presidente candidato avversario di Fattori ha dichiarato pubblicamente che se vincerà, Longhena verrà chiusa.

Fattori ha poi toccato il tasto dolente, quello dei costi che crescono e delle risorse che si riducono. Il costo per bambino del trasporto ammonta a 1000 euro. Le famiglie contribuiscono con 180 euro uguali per tutti. L’appalto per il trasporto è stato vinto dall’unico soggetto che dispone di Bus di taglia media in numero sufficiente, ATC. Per l’anno prossimo bisognerà trovare il modo di ridurre i costi (meno fermate, razionalizzazione del numero delle linee, navetta che fa più viaggi, etc) o aumentare il contributo delle famiglie (correlandolo con l’ISEE) o altro ancora da definire.
Ma l’impegno forse più intelligente che Fattori ha preso con noi consiste nella volontà espressa di discutere e decidere su ogni punto sopra descritto con i genitori.

La questione Villa Puglioli è stata affrontata così: il problema non sono tanto i due milioni necessari a ristrutturare e a mettere a norma i locali quanto piuttosto affrontare i costi e l’organizzazione per la successiva gestione.

L’impressione generale è stata abbastanza rassicurante. C’è disponibilità all’ascolto e alla collaborazione. Certo è che noi continueremo a monitorare la situazione.

Di anna maria

nasce a Roma, dove compie il suo percorso scolastico: elementari con una decina di maestre uniche nei primi due anni, con l'unico risultato di imparare a scrivere con la destra anzichè la sinistra e prof sessantottine alle medie e al liceo. si laurea a Roma. si trasferisce a Bologna, per incompatibilità ambientale con i romani. immigrata in Bologna, la elegge sua città ideale, dove decide di metter su famiglia. prima arriva Marta, poi Matteo. la sua vita scorreva serena fino all'arrivo della somma dg e della magnifica mariastar. da quel momento, da morigerata donna di famiglia e imprenditrice si è trasformata in attivista sostenitrice di diritti dei bambini, degli insegnanti e dei genitori. spera di ritornare presto alla serenità di famiglia-lavoro, trasformando la sua indole guerriera nell'antica indole mite e morigerata ....

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