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Lettera aperta di un insegnante del 10 in pagella. Sono un po’ offeso, anzi tanto

Riceviamo e volentieri pubblichiamo:

Lettera aperta di un insegnante del 10 in pagella. Sono un po’ offeso, anzi tanto

Sottotitolo: avrei voluto scriverla come lettera all’amministrazione scolastica fino al più alto grado, ma osservando il risultato ottenuto da altre lettere di insegnanti, inascoltate e senza risposta, come se le avessero scritte al catasto di Monzuno o alla Proloco di Porretta, tanto vale ho pensato, la scrivo ai genitori della scuola che quelli almeno ascoltano e ti rispondono pure.

Dunque, sono un insegnante della scuola Longhena di Bologna. Mi chiamo Fabio Campo, ho 52 anni e ne ho passati 26 a scuola (mi accorgo ora che sono la metà), quasi tutti a Longhena, a parte una parentesi all’estero.
Posso dire di conoscere abbastanza bene la scuola che ho vissuto anche come genitore perché le mie due figlie l’hanno felicemente frequentata. Per terminare il profilo aggiungo che sono stato in questi anni impegnato in varie funzioni strumentali e progetti e non ho mai ricevuto rilievi di sorta. La mia impressione è di essere anche un buon insegnante a sentir dire i “miei” bambini e i “miei” genitori.
Conosco bene anche i miei colleghi, con alcuni di loro ho cominciato 26 anni fa.

Ora non voglio ripercorrere le ragioni della scelta del voto unico, sono state discusse e abbiamo tentato di spiegarle, ma siamo stati sovrastati dal rumore dei media. Pazienza. Quello che a me solamente premeva è che le ragioni fossero chiare innanzitutto ai miei bambini, con i quali ne ho discusso in classe, e ai miei genitori ai quali ho inviato una lettera molto tempo prima che scoppiasse il caso.

Voglio invece segnalare le ragioni della stesura e del titolo di questa lettera, le ragioni per cui mi sento offeso. Ce ne sono tre e l’ultima in particolare mi ha spinto a scrivere queste note.

La prima volta: sono stato offeso dai titoli, dagli articoli dei giornali sul “10 politico”, dai commenti di politici, uno dei quali mi ha denunciato in procura, e di numerosi lettori, quasi da caccia alle streghe: “cacciateli”, “vanno puniti”, “fanno male ai nostri bambini”, “strumentalizzano”, ecc.

La seconda volta: sono stato offeso dalla contestazione ufficiale dell’amministrazione che sostanzialmente mi diceva, ripetendosi a più riprese, di non essere stato capace di valutare, a dire il vero per niente capace.
Essendo la valutazione un momento fondamentale dell’insegnamento, non saper valutare vuol dire non saper insegnare.

La terza offesa è la più grave: leggo sui giornali di oggi, 8 aprile 2009, che si parla di insegnanti (due) che potrebbero ricevere un trasferimento per incompatibilità ambientale, perché considerati “capi” del “dissenso” e responsabili di una scuola un po’ “ribelle”.
Siccome so per certo che il trasferimento non mi riguarda (almeno per ora), perché ho in mano la mia contestazione, ne deduco che sarei un imbecille, o quanto meno uno sprovveduto, che si è fatto manipolare da due rivoltosi. E questo è molto offensivo. Se a ciò aggiungo di essere stato più responsabile dei miei due colleghi per la decisione del 10 in pagella, per averlo proposto in sede di scrutini, in una situazione d’emergenza, si può capire ancora meglio la mia costernazione.

Vorrei allora ricordare, a chi l’ha dimenticato, che la scuola Longhena, così come molte altre scuole, è sempre stata attenta alle riforme e alle innovazioni. Un esempio: al mio arrivo, 26 anni fa, si applicavano i programmi innovativi dell’85, prima ancora che diventassero legge. Negli ultimi anni insegnanti e genitori si sono spesso battuti per difendere quelle che ritenevano conquiste importanti, basterebbe pensare anche solo alla difesa del tempo pieno. E’ questo essere ribelli?

Longhena non è una scuola ribelle. E Longhena non dice sempre no.
Longhena è una scuola attiva e vivace che funziona bene. E a testimoniarlo c’è la nostra storia e quello che abbiamo fatto in tutti questi anni.

A conclusione mi permetto di dare un suggerimento all’amministrazione rispetto ad un possibile provvedimento disciplinare di trasferimento.
Siccome io gli insegnanti e i genitori di Longhena li conosco, vorrei sottoporre alcune considerazioni, anzi tre:
la prima è che gli insegnanti, tutti, dovunque li mettiate diranno sempre la loro e non staranno certo zitti per il trasferimento;
la seconda è che quelli che non saranno trasferiti, non apprezzeranno affatto e si mobiliteranno per farlo sapere;
la terza è che anche i genitori avranno qualcosa da dire o meglio da ridire.

Allora mi chiedo se può davvero giovare un simile provvedimento a ristabilire un clima di serenità.
Dando per scontato che la scuola l’avesse perso.

Per quanto mi riguarda non accetterò di buon grado alcun provvedimento disciplinare perché credo di essere fortemente nel giusto, e farò i necessari ricorsi nelle sedi opportune.
A meno che naturalmente non si tratti di una promozione per ”merito distinto” (ma si può ancora dire “distinto”?)

In fede
Fabio Campo, insegnante Longhena

Di anna maria

nasce a Roma, dove compie il suo percorso scolastico: elementari con una decina di maestre uniche nei primi due anni, con l'unico risultato di imparare a scrivere con la destra anzichè la sinistra e prof sessantottine alle medie e al liceo. si laurea a Roma. si trasferisce a Bologna, per incompatibilità ambientale con i romani. immigrata in Bologna, la elegge sua città ideale, dove decide di metter su famiglia. prima arriva Marta, poi Matteo. la sua vita scorreva serena fino all'arrivo della somma dg e della magnifica mariastar. da quel momento, da morigerata donna di famiglia e imprenditrice si è trasformata in attivista sostenitrice di diritti dei bambini, degli insegnanti e dei genitori. spera di ritornare presto alla serenità di famiglia-lavoro, trasformando la sua indole guerriera nell'antica indole mite e morigerata ....

13 risposte su “Lettera aperta di un insegnante del 10 in pagella. Sono un po’ offeso, anzi tanto”

chissà, Fabio, forse al catasto di Monzuno o alla proloco di Porretta hanno sensibilità diversa dalla nostra amministrazione …
perchè la chiamo “nostra”? non solo perchè mia figlia, e mio figlio dal prossimo anno, frequentano la scuola Longhena, ma soprattutto perchè in questi ultimi tempi la scuola io, genitore, la sento proprio ancora più mia. E da mamma, difendo con passione ciò che sento mio, dei miei figli e della società in cui vivo. Da difendere dallo scempio della L. 169 (leggere Gelimini-Tremonti). Da difendere da chi l’attacca solo perchè non è silente.
Da un amministratore ho sentito dire”la scuola deve lavorare in silenzio: fa più rumore un albero che cade che una foresta che cresce”, ho risposto “ma se arriva il taglialegna gli alberi parlano, urlano, si difendono dal pericolo”. Ecco di cosa vengono accusati i genitori: di essere troppo presenti. Perchè difendono le conquiste delle nonne dei nostri figli. Pensare di far ricadere la responsabilità sui “capi della rivolta” semplifica la vita, per due, anzi tre motivi: il primo è che così ci si può tranquillizzare e pensare che tolti i capi il branco si disperde; il secondo è che individuati i capi ci si concentra su di loro e si risparmiano energie (le punizioni richiedono tante energie!); il terzo è che chi comanda ci elogia e siamo tutti più felici. Cari signori e signore, mi spiace deludervi: non è così, per tre motivi: il primo è che i capi non esistono in un movimento trasversale; il secondo è che il branco è composto da teste pensanti e attente; il terzo è che la foresta non è silente.
Per il resto, cosa aggiungere? ringraziare l’amministrazione, per averci fatto sentire ancora più uniti, genitori e insegnanti, nell’educazione e nella crescita dei bambini, che, vorrei sottolinearlo ancora una volta, sono sereni e felici come sempre, stimolati ogni giorno nell’andare a scuola Longhena (la scuola più bella del mondo, per noi).

caro fabio… mi unisco totalmente alle tue offese in quanto le sento anche mie.
anzi, anche io, ieri, appena letto l’articolo ho cominciato una lettera che vorrei completare ed inviare (servirà?… non so…)
sento solo che è ora di far sentire la voce di noi genitori…. ecco a bozza che ieri non ho completato… e spero di farlo oggi, con affetto per te e tutti voi insegnanti.

L’ingiustizia… o… la NON giustizia.

Apprendo dai giornali che l’ispettore Luciano Lelli avrebbe richiesto il “trasferimento” di due insegnanti delle Longhena per “incompatibilità ambientale”.
Ho sorriso, amaramente, perché il mondo si sta rovesciando, perché era la stessa motivazione che avevo usato per chiedere l’allontanamento della attuale reggente.
Sì, sono un genitore di una bambina che felicemente frequenta la seconda elementare alle longhena. Non sono “apolitico” (ho sempre votato) ma non sono “politicizzato”, così come credo sia l’intero corpo insegnante. Lelli sostiene che le due maestre in oggetto di “epurazione” abbiano agito da “agitatrici, orchestratrici, in altre parole da capopopolo”… parole che offendono la mia dignità di essere pensante e ancor più (credo) quella dei maestri/e tutte.

Noi, da mesi, stiamo vedendo crescere una orrenda ingiustizia, accusare e condannare ciò che nelle sale dei convegni, nei testi di pedagogia, nelle propagande elettorali e in qualsiasi riunione “teorica” viene lodato e incoraggiato…. Solo pochi giorni fa (02/04/09) la nostra attuale dirigente sig.ra Summa teorizzava in un convegno l’utilità e la ricchezza della PARTICEPAZIONE.
Al di furi dai convegni, però, il comportamento di suddetta Signora si “rovescia” completamente… l’intero gruppo docente le propone di valutare gli alunni con il sistema abituale del “giudizio”, come avvenuto in altre scuole in quanto la legge era ancora carente di “decreti attuativi”.
In nome probabilmente della lodata (nei convegni) “partecipazione” la Signora non ha tenuto minimamente conto di quanto proposto dai maestri e ha “imposto” le votazioni decimali.

Ora io so che quasi (non tutte) tutte le scuole hanno adottato questo “nuovo” metodo… ma vorrei anche chiedere ai vari “genitori” se sarebbero stati “meno” contenti se, per il primo quadrimestre, per non incorrere in possibili errori (il diktat è arrivato pochi giorni prima dello scrutinio), si fosse continuato con i “giudizi”.
Tengo a precisare che, sempre in nome della famosa “partecipazione”, noi tutti (genitori) eravamo e siamo coscienti della situazione scolastica dei nostri figli… ma non per stereotipati “numeri”… bensì per contatti continui con i maestri/e stessi…. E questa chiamasi “partecipazione”.

Siamo stati informati della scelta del “voto unico” da parte dei nostri maestri/e… e lo abbiamo appoggiato e sostenuto in pieno… e questa è ancora “partecipazione”
L’assegnazione del voto unico NON punitivo ha scatenato (presumo) l’ira orgogliosa della “unica” persona che non ha voluto accogliere le motivazioni degli insegnanti e genitori… la Sig.ra Summa, che ha subito provveduto a denigrare e (a mio parere) offendere sia i maestri, poi la scuola e con essa tutti noi genitori… portando (se non promuovendo) l’ispezione “punitiva” dentro la scuola dei nostri figli… sì, questo in nome di una “partecipazione”… ma dall’alto, dal potere… che è tutta una altra cosa della sbandierata “partecipazione dal basso”.

….continua….

in altri termini (quello che vorrei precisare “dopo”)…. c’è una sola persona “incompatibile” con la scuola longena e i suoi maestri/genitori… ed è la Summa.

questo è il pezzo conclusivo della lettera (vedi sopra)…. ora devo recuperare gli indirizzi cui inviarla (se qualcuno li conosce me li può inviare?):

………………
Allora vorrei nuovamente far riflettere sulla “reale” situazione… esiste una scuola che da trenta anni applica ai massimi livelli la “partecipazione” e l’integrazione tra alunni – insegnanti – genitori, è un “servizio” pubblico che ha un gradimento totale da parte dei suoi fruitori (trovatene altri!) e un ambiente pienamente collaborativo in ogni settore, sia inerente lo studio, sia l’educazione “civile”… le esperienze “parascolastiche”… la pedagogia… le feste…. gli aiuti umanitari… ecc…
E questo lo testimoniano centinaia di genitori che “vivono” all’interno la scuola, NON chi la scuola NON la conosce e tantomeno si confronta con essa. Sì, c’è una situazione di “incompatibilità ambientale”… ma tra tutti noi, genitori e maestri e la dirigente Summa che (contrariamente a quanto sostiene nei convegni) NON ha capito, o voluto capire, quella che è la ricchezza principale di una scuola primaria… amare e incoraggiare i bambini a scoprire le proprie forze, le proprie singole eccellenze, costruire un insieme collaborativo a supporto dei fanciulli e in ultimo (ma non ultimo) rafforzare la stima in se stessi e l’amore per la conoscenza.

Per questo io (ma non credo di essere il solo) NON ho alcuna “fiducia” nella nostra dirigente, non la riconosco portatrice di quei valori in cui credo e in cui vorrei mia figlia crescesse, non la ritengo (lo ha dimostrato) all’altezza di un ruolo che dovrebbe essere di “supporto” e di “sostegno” alle esigenze di noi tutti… bambini in primis, non mi ritengo rappresentato e garantito da un dirigente che offende le capacità di insegnanti di grande esperienza e esprime pareri lesivi e offensivi sulla scuola che Lei “dirige”… ma che “noi” viviamo…
In altri termini io chiedo che la dirigente Sig.ra Summa venga “rimossa” dalla nostra scuola per “procurata incompatibilità ambientale”.

Maurizio Maggi
P.S. mi firmo solo per assumermi la responsabilità di quanto detto… ma sono certo di interpretare i pensieri di molti, ma molti, genitori di questa scuola.

Ciao Fabio, sei arrabbiato e noi lo siamo con te. Non ha senso comportarsi così come si stanno comportando i dirigenti scolastici. Infatti, per fare una analisi del loro comportameto, sembra che vogliano “sparare nel mucchio” usando motivazioni che non reggono e minacciando di prendere provvedimenti che non portano alcun beneficio per la scuola e le persone che ci lavorano, anzi il contrario. Questa che attuano è proprio una azione per creare confusione e preoccupazione, sperano infatti che per la paura smettiamo di lottare in favore della scuola e degli insegnanti. Per quello che mi riguarda non ho messo al mondo due figli per farli vivere nella paura e quindi non gli darò l’esempio sbagliato. Con affetto e ammirazione, Elena Ceccarelli

Finalmente dopo tanto parlare a sproposito qualcosa di politico lo stanno facendo…
la punizione politica ad un gruppo di docenti che hanno il grave torto di far funzionare bene una scuola, la gravissima colpa di insegnare bene facendo star bene i bambini e le loro famiglie. Sembrerebbe proprio un lavoro di comunità di cui si riempiono la bocca i politici ma da cui sono terribilmente spaventati quando simili azioni vengono attuate. Quando poi non si accetta in silenzio qualsiasi scelleratezza, che potrebbe far arretrare anni di sperimentazioni e di buoni risultati, allora arriva l’ora dell’olio di ricino camuffato come atti dovuti per il rispetto della legge.
Il problema è politico perché chi ci amministra preferisce la pace sociale rispetto al dissenso costruttivo ma rumoroso.
Il problema è politico quando chi danneggia la scuola viene candidato in un seggio blindato in cui potrà far “carriera” . Chi invece ha il coraggio di dissentire, ed in più si presenta con altre liste viene punito con la scusa di incompatibilità ambientale come se avessimo due “masaniello” e degli sprovveduti dietro (docenti e genitori visto che li sosteniamo). Non dobbiamo perdere di vista che tutto questo movimento è partito contro la riforma Gelmini, ma mi sembra che anche altre compagini politiche stiano sguazzando in questa caotica e contraddittoria riforma.
Nuove forme di pensiero unico ci incalzano, il dissenso può esistere ma solo in silenzio e con i dovuti modi. Questo non possiamo accettarlo per i nostri figli e per noi che una memoria storica dovremmo averla.

Dovrei essere allibita per quello che vi sta succedendo, e invece sono soltanto stomacata.
Tenete duro, siamo in tanti che vi seguiamo anche da lontano.

fabio caro,
un applauso a scena aperta a te e ai tuoi colleghi, alle tue colleghe tutte, ancora una volta per come site con i nostri ragazzi, nonostante tutto: il giorno prima delle vacanze le mie figlie sono tornate a casa raggianti (e vabbè, il giorno dopo si stava a casa 🙂 per una di quelle magiche giornate in cui hanno entrambe, in differenti classi, lavorato perché c’era pasqua, con fiori secchi attaccati in biglietti d’auguri, un libro plastificato con filastrocca disegnata. l’uovo sodo-coniglio. una pagnotta di pane fatta lì per lì (mamma, senti come profuma!!) diviso rigorosamente tra tutti i familiari e gli amici incontrati nel pomeriggio. orgogliose. piene del profumo del parco del pellegrino dove hanno passeggiato. e di sorriso, felicità, passione, voglia di fare i compiti così vedi che ho imparato le equivalenze.
Grazie.
ci devono solo provare.
accanto a me è davvero grande e grossa, la summa. ma la voce grossa ce l’ho anch’io. no pasaran. o è frase sessantottina?
vi vogliamo un bene grande così. perché ce l’hanno insegnato i nostri figli quanto bene vi si deve volere. ci devono solo provare. i dirigenti si trasferiscono d’ufficio. non gli insegnanti. il mio schifo l’ho urlato tante volte. noi ci siamo. tutti insieme. e se ne sono accorti che non siamo pazzi esagitati, che la nostra reazione è spontanea e non manovrata. buone feste. e grazie ancora. per il coraggio, l’impegno e la serietà che riuscite a dimostrare anche in questa difficilissima situazione. si chiama senso di responsabilità e passione per il proprio mestiere. non quello che racconta sui giornali chi non sa.

Solo un GRANDE AMORE e PASSIONE per la propria professione, per i bambini e per tutta la scuola, può spingere un gruppo di maestri ad esporsi tanto quanto l’avete fatto voi e noi ci sentiamo onorati, fortunati ed infinitamente grati per questo. Al contrario , è estremamente vergognoso essere governati da individui che invece tutto ciò non sappiano minimamente cosa significhi e non comprendano, né tantomeno apprezzino, ma anzi, offendano profondamente la preziosa esperienza e forza che voi insegnanti rappresentate, costantemente impegnati nel fare quotidiano e nell’inventare pratiche di alto valore formativo, che rappresentano il vero orgoglio della nostra scuola elementare.
Hai ragione Fabio, noi genitori rispondiamo e le nostre voci emergeranno in un coro intonato che ne canterà delle belle, ne sono certa!
Andiamo pure avanti, adesso più che mai!

Dice il Buddha:

Ogni cosa è basata sulla mente, è guidata dalla mente, è plasmata dalla mente.
Se parli e agisci con mente corrotta, la sofferenza ti seguirà, come le ruote del carro seguono le orme del bue. Ogni cosa è basata sulla mente, è guidata dalla mente, è plasmata dalla mente. Se parli e agisci con mente pura, la felicità ti seguirà come l’ombra aderisce a una forma.

Dico io:

Speriamo!

Sono arrabbiata?
Anch’io Fabio, moltissimo.
Noi sappiamo quanto impegno e passione ci mettiamo tutte e tutti nel nostro lavoro. E proprio perchè l’amiamo non vogliamo che venga distrutto con riforme che ci fanno tornare indietro rispetto alle conquiste effettuate. Per questo difendiamo la scuola in cui crediamo, la scuola che amiamo, quella nella quale lavoriamo tanto, ma nella quale ci divertiamo anche tanto… si, perchè noi a scuola ci stiamo bene.
Quante volte ci siamo detti.”Quando entriamo qui dimentichiamo gli affanni…” Perchè lavorare coi bambini è totalizzante, non danno mai tregua, succhiano tante energie, ma è anche formativo, divertente e sempre diverso.
Se lo ami, il nostro, è un lavoro che da tantissimo.
E noi lo amiamo, tutti. E’ evidente anche da quest’ultima scelta che abbiamo fatto tutti insieme di valutare i bambini con un voto unico per non penalizzarli. Scelta che è diventata molto pesante per le conseguenze e per lo stress quotidiano che stiamo vivendo, ma che io rifarei subito e credo anche tutti gli altri colleghi di Longhena.
Non vedo il crimine. Non abbiamo fatto del male ai bambini, li abbiamo comunque valutati e abbiamo informato le famiglie dei loro progressi e delle loro difficoltà, stiamo lavorando nelle nostre classi tutti i giorni e i bambini non dimostrano di essere meno interessati all’apprendimento perchè hanno ricevuto tutti lo stesso voto. Anzi.
Forse il motivo di tanto accanimento è un altro. Forse è il dissenso che non sopportano i nostri dirigenti.
Forse perchè subiscono pressioni politiche? Anche noi stiamo subendo forti pressioni, eppure abbiamo deciso sempre con la nostra testa, nonostante tutto, e non rinneghiamo ciò che abbiamo fatto e ciò in cui crediamo. Davanti a tutto la nostra idea di scuola pubblica e il benessere dei bambini.
Forse è proprio la nostra determinazione che non sopportano, non accettano che nella nostra scuola ci sia un corpo docente pensante.
Non lo accettano e non lo capiscono. Infatti teorizzano che tutti si siano fatti manipolare da due “orchestratrici”. Tutti, insegnanti e genitori.
E per le due “orchestratrici” è pronta la punizione esemplare.
Io sono una delle due.
A parte il fatto che trovo questa teoria molto offensiva per tutti i genitori della scuola e per tutti i miei colleghi, la trovo anche molto pericolosa per tutte le cittadine e i cittadini di questo paese, non solo per noi due “capi della rivolta”. Perchè si basa sull’accusa di slealtà verso l’amministrazione per aver espresso il nostro pensiero e le nostre idee pubblicamente , poichè abbiamo criticato attraverso interventi nei collegi dei docenti, nei giornali e in dibattiti pubblici, il ritorno al voto, al maestro unico ecc.., siamo sleali e denigriamo l’amministrazione. E’ un passaggio pericolosissimo confondere la libertà di esprimere un pensiero critico con la lealtà verso l’amministrazione, che è tutt’altro.
E questa criticità verso l’ultima riforma della scuola è condivisa da tutti gli insegnanti di Longhena.
Spesso sono io che parlo nei collegi a nome degli altri insegnanti perchè sono la referente di plesso, non perchè sono un capo rivolta, la nostra è una volontà condivisa. Eppure hanno cercato due capri espiatori, che vogliono punire, sperando così di mettere il bavaglio a tutta una scuola.
Io sono molto arrabbiata.
Perchè tutta questa faccenda è un’ingiustizia, sono arrabbiata perchè gli insegnanti e i genitori di longhena hanno tutti la dignità e l’intelligenza per scegliere senza farsi abbindolare da nessuno, sono arrabbiatissima perchè vorrebbero punirmi per le mie idee.
Ma non è sufficiente, come dicevi tu Fabio qualche giorno fa ” loro non sanno che stanno proprio facendo un grave errore”, perchè se mi puniscono sperando di farmi tacere, si sbagliano di grosso e io urlerò ancora più forte le mie idee. Non starò zitta. E così tutti i docenti di Longhena. Non staremo zitti.
Marzia Mascagni, “un’orchestratrice” senza orchestra

Brava, Marzia! E bravi tutti quelli che lavorano alle Longhena, una scuola dove si fa letteralmente la fila per iscriversi (è un caso?), e di cui noi genitori siamo contentissimi non solo perché i bimbi ci stanno bene, ma per i RISULTATI DIDATTICI, alla faccia della presunta anarchia e del presunto lassismo accampati da lorsignori per giustificar e un attacco – il loro sì ideologico! – a un bene pubblico efficiente e sano. Siamo e resteremo con voi. Marco (un papà di II C)

Sono la mamma di Andrea, lui ha una delle due “orchestratrici” per insegnante ! Torna a casa felice della “musica” che LEI gli ha insegnato a suonare, gli sta insegnando ad amare l’arte di apprendere, ogni giorno nonostante tutto questo caos LEI spiega, ride, fà battute e ORCHESTRA i suoi bambini con gioia.
Ieri, al ritorno dall’assemblea del Comitato Genitori mentre comunicavo a mio marito che questa sera sarei andata al CdI, Andrea mi ha chiesto: “perchè vai a tutte queste riunioni?” ho provato a spiegare i motivi e tutto quello che sta succedendo…….lui dopo un pò ha concluso : Questo Lelli e la Signora Summa hanno deciso che chi ci rimette siamo NOI BAMBINI , perchè non mi hano chiesto se la Fiorella è una brava maestra ? Io l’anno prossimo NON LA VOGLIO UN’ALTRA MAESTRA MI VA BENISSIMO LA MIA FIORE ”
CAPITO !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Ciao Fabio,
hai assolutamente ragione ad essere offeso e anche di più.
ti assicuro che siamo tremendamente offesi anche noi..(a dire il vero siamo anche molto arrabbiati e sbalorditi e schifati ed in ansia e immagoniti…si dice????)
Sono la rappresentante della 2C,
e capirai che siamo una delle classi toccate molto molto da vicino visto che una delle NOSTRE 2 GRANDI MAESTRE è appunto la Fiorella, sto raccogliendo testimonianze da tutti
che veramente mi fanno commuovere, che sottolineano unicamente la “compatibilità ambientale” tra maestra-bambini e genitori.
a volte mi sento un pò impotente poi mi guardo intorno e mi rendo conto della ns. forza….questa grande FORZA che è data dalla somma di voi tutti insegnanti che siete GRANDIOSI + noi genitori che ci mettiamo del nostro + i bambini che danno, credo, la forza di continuare a lottare.
Non molliamo, non ci stanchiamo, non abbassiamo la testa….anzi ora più che mai siamo combattivi!!!!!!
Come sempre un grande GRAZIE!!!!!!
Greta 2c

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