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“Qui si fa di tutto ma non la didattica” Longhena, preside contro i genitori

Rassegna stampa: Unità Bologna – 12.03.2009

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5 risposte su ““Qui si fa di tutto ma non la didattica” Longhena, preside contro i genitori”

Vorrei ricordare che la quaresima è momento di riflessione e di preghiera intensa, oltre che di carità. È un cammino di preparazione verso la resurrezione. Citare il carnevale come orgia di anarchia non è nei compiti di chi amministra la scuola in modo serio e consapevole. Vorrei che il confronto (?) non avenisse attraverso i giornali, ma, lealmente, guardandosi negli occhi. Mi rendo conto che il compito possa risultare difficile per i pavidi, mentre i prodi ….

un buon dirigente scolastico è capace di mantenere rapporti costruttivi con i suoi insegnanti e con le famiglie.
suggerisco di sfiduciare la signora Ivana Summa per incompatibilità ambientale,visto che:
1)ha manifestato un evidente atteggiamento pregiudiziale contro la Scuola che dovrebbe dirigere,sottolineando che sono anni che la scuola si autogestisce in modo anarchico e che non si fa didattica.
2)caratterizza il suo mandato,fra l’altro provvisorio,trattandosi di una reggenza,come uno sceriffato.
3)non è stata in grado di stabilire buoni rapporti con le famiglie che,numerosissime,mostrano ed hanno negli anni mostrato di gradire la conduzione e la didattica della scuola.
4)si è vantata di aver ricevuto nel passato molte denuncie per mobbing e di averle vinte tutte:sicuramente avrà rispettato leggi e circolari,ma come si spiega che tante persone abbiano vissuto il suo comportamento come persecutorio?

concordo pienamente con giancarlo…
se io fossi un “ispettore” mandato alle longhena NON per “trovare” qualcosa per “punire”… ma per vedere effettivamente come e “se” la struttura funziona….
non potrei non notare che, vista la soddisfazione e l’impegno di insegnanti e genitori… l’unico elemento di “malfunzionamento” è nella “dirigente temporanea”…

errata corrige:
4)si è vantata di aver ricevuto nel passato denuncie per mobbing e di averle vinte :sicuramente avrà rispettato leggi e circolari,ma come si spiega che tante persone a tuttoggi abbiano vissuto il suo comportamento come persecutorio?

Buongiorno,
mi chiamo Marco Mazzoli e sono un professore universitario di politica economica all’Università di Genova. Mia figlia ha frequentato le elementari alle scuole Longhena dal 2004 al 2009.
Vorrei dire all’attuale preside della scuola Longhena di Bologna che sono molto felice che mia figlia abbia frequentato la scuola Longhena quando lei NON era preside… Non sarò mai abbastanza grato ai maestri della Longhena per l’ottimo lavoro che hanno fatto con mia figlia e tanti altri bambini.
Mia figlia ha imparato tantissime cose all’aperto. Tante cose che stavano nei programmi didattici e che non stavano nei programmi didattici, grazie a maestri molto preparati, molto competenti e di grande sensibilità, in grado di offrire occasioni culturali di approfondimento che molto raramente si hanno nelle scuole italiane.
Sia mia figlia che i suoi amici provenienti dalla scuola Longhena sono andati bene a scuola sia alle medie che al liceo, anzi, devo dire che le esperienze maturate alla scuola Longhena sono state di grande giovamento. Mi rende triste vedere che l’attuale preside della scuola Longhena abbia rilasciato dichiarazioni pubbliche che appaiono, a mio giudizio, dettate da pregiudizi e mi rende triste vedere che l’attuale preside della Scuola Longhena non sembri comprendere né apprezzare il valore dell’esperienza educativa che era stata faticosamente costruita da tante persone negli anni in quella scuola.
Inviterei la preside della Longhena a fare una piccola ricerca statistica: confronti, negli ultimi 15 anni, i risultati (alle medie e alle scuole superiori) dei bambini usciti dalla Longhena con i risultati dei bambini provenienti da altre scuole elementari di Bologna. Forse si accorgerebbe che la preparazione dei bambini provenienti dalla Scuola Longhena era ottima e, in questo modo, si parlerebbe di fatti concreti.
Marco Mazzoli

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