Maria ha conosciuto il nonno Mario. Era nato a Parma nel 1876 e morì a 91
anni nel 1967.
Curiosità
Mario, di famiglia povera, rimase
orfano di padre a sette anni. Si trasferì a Bologna per studiare
all'Università. Grazie ad una borsa di studio, si laureò in storia antica con
brillanti voti e abitò a Bologna per tanti anni in via dei Lamponi, nel quartiere
Murri. Da ragazzo salvò un amico che stava
annegando in un fiume. Amava molto leggere, soprattutto
libri di viaggio: il continente che preferiva era l'Asia. I libri e lo scrittoio
del suo studio sono ora posseduti con orgoglio da Maria. Quando viaggiava usava sempre il
treno. Amava molto la vita sociale e, in
particolare, stare con gli amici, con i quali si incontrò fino all'ultimo.
Fumava il sigaro e beveva vino solo in occasioni speciali. Praticava
l'alpinismo. Da piccola Maria guardava con il
nonno le carte geografiche e insieme fantasticavano su possibili viaggi.
Il lavoro
Nel 1902 Mario Longhena insegnava già
a Bologna. Insegnò a lungo nelle scuole superiori, anche nell'attuale liceo
scientifico "A. Righi". Con grande dispiacere dovette abbandonare l'insegnamento
nel 1939, per contrasti con il regime fascista.
Dal 1914 al 1920 fu assessore
all'istruzione del Comune di Bologna. Si impegnò, tra l'altro, per l'apertura di
scuole-colonia e di scuole all'aperto. Per questo, negli anni settanta, la
scuola di Casaglia ha acquisito il suo nome.
Quando era assessore, di tanto in
tanto, visitava la scuola per verificare che i bambini ospitati fossero trattati
bene, avessero cibo in abbondanza e occasioni di vita all'aria aperta e di
esperienze piacevoli. Inoltre si preoccupò di fare in modo che i bambini
avessero banchi comodi: per questo chiese ad un gruppo di esperti di disegnarne
un tipo adatto a prevenire problemi alla schiena.
Dopo essere andato in pensione come
insegnante, Mario Longhena fu Commissario e poi presidente dell'Amministrazione
degli Ospedali di Bologna (dal 1945 al 1950) e presidente della Croce Rossa
Italiana (dal 1949 al 1957).
Fu premiato anche dalla Croce Rossa
del Belgio.
Scrisse libri e articoli di giornale.
UN MOMENTO IMPORTANTE
Nel 1920, appena terminata la prima
guerra mondiale, Mario Longhena fu tra gli organizzatori di un'iniziativa
emozionante: Circa 300 bambini austriaci, in condizioni di vita difficili,
furono accompagnati in treno a Bologna e qui ospitati nella colonia di Casaglia
per quattro mesi, nutriti e curati amorevolmente.
E' anche possibile che alcuni di
questi, rimasti orfani, siano stati poi adottati da famiglie bolognesi. Chissà
se qualche protagonista di questa esperienza è ancora in vita? Potremmo
indagare...!
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