E' strano come i nostri ricordi si
concentrino sempre sulle cose più semplici e banali.
Potrei non ricordarmi alcune facce di vecchi compagni, o com'era fatta la scuola stessa o il parco. Potrei non ricordarmi le materie fatte, le cose studiate, le ore di lezioni.
Ma certo mi ricordo i giochi fatti coi compagni nel parco, le gite a Villa Puglioli, la prima fase scritta in prima, "il cane mangia la minestra", i soprannomi dei maestri "Izio" e Cecca".
E certo mi ricordo il profumo dell'estate, che arrivava quando la scuola era ormai finita, e il sapore dell'erba sulla quale ci divertivamo a giocare.
E certo mi ricordo le colline coperte da un velo liscio di neve perfetto per dar vita ai nostri giochi che finivano solo quando eravamo tutti completamenti bagnati.
E certo mi ricordo l'atmosfera di pace e tranquillità e quella armonia che c'era tra compagni e tra alunni e maestri.
E certo mi ricordo quella sensazione di libertà...
Dalila Campo
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