DOCUMENTI E COMUNICATI

OCCUPIAMO LE SCUOLE

La politica scolastica della Ministra Moratti sta provocando grande scontento fra i lavoratori della scuola, seriamente preoccupati per la QUALITA' della SCUOLA PUBBLICA italiana.

I diversi passaggi, della RIFORMA MORATTI vanno ad intaccare definitivamente tutti quegli aspetti qualitativi conquistati più di 20 anni fa e che nell'ultimo decennio erano già stati messi a dura prova dai provvedimenti volti al risparmio degli ultimi governi: sostegno adeguato alle richieste; supplenze garantite; numero contenuto di alunni per classe; tempo pieno garantito; inglese; laboratori... che hanno permesso di completare ed arricchire la FORMAZIONE DELL'INDIVIDUO, obiettivo primario della scuola.

I TAGLI DI ORGANICO previsti dalla FINANZIARIA, abolendo le conquiste di cui sopra, relegheranno gli alunni in classi sempre più affollate, con insegnanti costretti, per mancanza di mezzi e persone, ad attuare una didattica esclusivamente frontale, mentre tutti i servizi aggiuntivi saranno delegati ad agenzie esterne a pagamento.

IN OPPOSIZIONE A TUTTI QUESTI PROVVEDIMENTI E IN TUTELA DELLA PROPRIA DIGNITA' PERSONALE E PROFESSIONALE, GLI INSEGNANTI della SCUOLA ELEMENTARE LONGHENA HANNO DECISO DI ADERIRE ALLA MOBILITAZIONE PROPOSTA DAI COBAS:

Il 23 APRILE 2002 OCCUPERANNO LA SCUOLA.

In tale occasione NON SI SVOLGERANNO ATTIVITA' DIDATTICHE CURRICOLARI, ma solo attività di progetti e attività ludico-ricreative. I collaboratori scolastici aderiscono all'iniziativa

Alle 17,30 dello stesso giorno TUTTI I GENITORI sono invitati ad una ASSEMBLEA INFORMATIVA nei locali della scuola.

09/04/2002 INTERCLASSE DOCENTI LONGHENA

DOCUMENTO ASSEMBLEA

   L'assemblea degli insegnanti, del personale non docente e dei genitori, con la presenza dei rappresentanti COBAS Scuola, riunitasi al termine della giornata di occupazione della scuola Longhena del giorno 23/04/02, denuncia che la politica scolastica del Ministro Moratti sta provocando grande preoccupazione e disagio in merito al futuro della qualità della scuola pubblica italiana e delle condizioni di chi vi opera.
   L'ipotesi di scuola-azienda contenuta nel progetto Moratti, ha le sue basi nell' introduzione dell'Autonomia scolastica e dei principi di aziendalizzazione introdotti dai precedenti governi, che di fatto le hanno spianato la strada in nome di un efficientismo manageriale perseguito a scapito del potenziamento del servizio scolastico. Essa si caratterizza con la riduzione del numero di materie e di ore obbligatorie, con tagli di personale, con l'aumento di alunni per classe, con la riforma degli organi collegiali che abolisce ogni possibilità di intervento da parte degli operatori scolastici.
   Quale scuola vogliamo?
   Nessuno ha ricette pronte. Nessuno ha in mente grandi riforme che risolvono tutto con la bacchetta magica. Occorre partire dalla scuola che c'è e ragionare insieme su come resistere agli attacchi e su come cambiarla , per renderla più utile ai ragazzi e alle ragazze e più vivibile per tutti, passo dopo passo. Concedere il tempo pieno che richiedono le famiglie, sostituire gli insegnanti e i collaboratori scolastici che si ammalano, contenere il numero degli alunni per classe, mantenere gli insegnanti su progetto, potenziare il sostegno.
   E' in questa logica che i lavoratori della scuola Longhena hanno dato vita ad una giornata di lotta, sentendo fortemente l'esigenza di rendere visibile il malcontento della categoria. L'assemblea al termine dell' occupazione vede la necessità di mantenere alto il livello di mobilitazione e propone di dare il via ad una staffetta di iniziative di lotta e controinformazione.

23 aprile 2002

in risposta all'articolo del Il Domani del 25 aprile 2002

Le Longhena rispondono al dott. Marcheselli

  Egregio dott. Marcheselli,
   in risposta alle sue dichiarazioni pubblicate sulle pagine locali di alcuni giornali bolognesi del giorno 25/04/02 in merito all'occupazione della scuola Longhena, Le ricordiamo che le regole della democrazia, come lei stesso cita, riconoscono a chiunque il permesso di dissentire o scioperare, e noi docenti e non docenti della scuola ci siamo avvalsi di tale diritto entro i limiti della legalità (fra l'altro aderendo ad un'iniziativa promossa dai Cobas Scuola).
   Come lei ben sa, o si è dentro alla legalità o si è fuori; la nostra protesta è consistita nel praticare quelle attività, previste dal Piano dell'Offerta Formativa, che a scuola non si potranno più attuare negli anni futuri a causa dei tagli di personale della riforma Moratti, ma che nell'anno in corso fanno ancora parte dell'attività curricolare.
   Per cui se Lei considera la nostra giornata di lotta "ai limiti" (quali, dentro o fuori?) della legalità, facendo sottintendere che abbiamo fatto cose non proprio permesse, deve allora immediatamente intervenire bloccando tutte le attività di laboratorio e i progetti in atto in tutte le scuole della provincia. Se invece il suo intervento è motivato dal tentativo di bloccare altre scuole pronte a partire con iniziative analoghe, crediamo e speriamo non abbia seguito, in quanto questa è una lotta in regola con le leggi, per ora ancora democratiche, del nostro paese.
   Ci teniamo a sottolineare che non è stata un'iniziativa dedicata "alla situazione specifica delle scuole Longhena", come lei impropriamente vorrebbe far credere, ma voluta per tutta la scuola pubblica italiana di cui noi facciamo parte e come tale la vogliamo difendere dagli attacchi della riforma Moratti.
   Non significa niente se quest'anno non ci sono stati tagli di personale nella nostra scuola, però sappiamo tutti che sono stati programmati a crescere nei prossimi tre anni.
   Inoltre, in molte altre scuole, ci sono già stati importanti tagli e noi non abbiamo occupato pensando solo al nostro orticello, come se fosse una scuola privata, ma, lo ribadiamo, abbiamo agito avendo a cuore tutta la scuola pubblica statale.
   Riguardo alla Sua accusa di mobilitazione non condivisibile, vorremmo sottolineare che Lei ha tutto il diritto di non essere d'accordo, ma noi fino adesso abbiamo avuto la solidarietà di tanti genitori e di tante scuole che condividono in pieno le motivazioni che ci hanno spinto a intraprendere questa iniziativa, che speriamo vivamente venga seguita da altre mobilitazioni analoghe e diversificate.

26/04/02 - L'interclasse del personale docente e non docente che ha indetto l'occupazione della scuola Longhena

Documento approvato al Consiglio d'Istituto e inviato ad amministrazioni scolastiche, stampa e sindacati

   Il Consiglio dell'istituto Comprensivo n. 8 nella sua riunione del 29 aprile 2002, accogliendo integralmente all'unanimità un analogo documento votato dall'Istituto Comprensivo di Vergato in data 20 aprile 2002, in relazione alla situazione organizzativa che si va profilando per il prossimo anno scolastico, desidera rilevare quanto segue:

   Indipendentemente dai contenuti della Riforma in via di approvazione, si ritiene di concordare con quanti (altre Scuole, Enti formatori, Organi Collegiali, Rappresentanze Sindacali Unitarie, ecc...) già hanno avviato azioni di pressione nei confronti del Ministero dell'Istruzione e della Direzione Regionale, per rivedere o rinegoziare i tagli all'Organico previsti per il prossimo anno scolastico:

   Nella maggior parte degli Istituti, ad ogni livello scolastico, questi tagli producono:
- impedimento a sostenere gli alunni in difficoltà;
- riduzione del sostegno per gli alunni in situazione di handicap;
- riduzione dell'insegnamento della lingua straniera;
- accorpamenti di classi già esistenti;
- riduzione del tempo pieno;
- riduzione del personale amministrativo e collaboratore scolastico;
- grandi difficoltà nella realizzazione del Piano dell'Offerta formativa;

   Questi tagli di riflesso producono un peggioramento dei livelli di qualità dei servizi scolastici e quindi un danno rilevante per l'utenza oltre che per la professionalità di quanti operano nella Scuola. 

IL CONSIGLIO DI ISTITUTO
Istituto Comprensivo n. 8

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Scuola Primaria Longhena - Istituto Comprensivo 8 - Bologna