La 4^C racconta…
Qualche giorno fa, la 4^B ci ha regalato dei bachi da seta.
Hanno una piccola testa marrone, per il resto sono interamente bianchi, tranne dei piccoli puntini marroni alla fine delle loro pieghe.
Il corpo ha, pur essendo bianco, molte sfumature gialle come la carta antica.
Sono lunghi circa 7-8 cm, hanno 7 zampe per lato di cui 4 più grosse e con le ventose e 3 più sottili e senza ventose.
Al tatto sono lisci, morbidi e freschi.
Appena ci sono stati dati, li abbiamo messi in una scatola di cartone con sul fondo una tovaglietta e sopra tante foglie di gelso, che è l’unico alimento di cui si cibano.
Ci siamo resi conto che i bachi sono molto voraci, consumano molte foglie di gelso ogni giorno, perciò tutti i giorni abbiamo dovuto raccogliere un sacchetto di foglie di gelso.
I bachi vanno tenuti puliti, quindi quasi ogni giorno dovevamo svuotare la scatola dai loro escrementi e dai resti delle foglie già rosicchiate.
Per eseguire la pulizia della loro scatola, li prendevamo uno per volta e li depositavamo su una nuova tovaglietta, vuotavamo quindi la scatola e poi li rimettevamo dentro sulla nuova tovaglietta con nuove e fresche foglie.
Un giorno ci siamo accorti che alcuni bachi salivano lungo le pareti della scatola e dalla loro bocca usciva un filo trasparente e sottile che sembrava quasi una ragnatela.
Abbiamo capito che stavano per iniziare la tessitura del bozzolo, per aiutarli abbiamo alzato i bordi della scatola aiutandoci con lo scotch e messo nella scatola tanti bastoncini.
Osservandoli con attenzione abbiamo visto che con la testa facevano un movimento a forma di otto e man mano la “ragnatela” si infittiva e loro ne restavano all’interno.
Nel giro di poche ore erano completamente avvolti nel bozzolo, man mano molti bozzoli non restavano bianchi, ma cambiavano colore diventando arancioni, gialli, rosa e anche verdini.
CICLO DI VITA
1) Uova
2) Schiusa delle uova e nascita dei piccoli bachi
3) 1^ fase di crescita
4) 2^ fase di crescita
5) 3^ fase di crescita (prima muta)
6) 4^ fase di crescita (2^ muta)
7) Raggiunta la maturità, ovvero sono abbastanza grandi e hanno mangiato a sufficienza, iniziano a tessere per formare il bozzolo.
8) Quando il bozzolo si schiude, cioè completano la loro metamorfosi, esce una farfalla
9) La farfalla non vola, non ha apparato boccale, vive solo una settimana durante la quale depone le uova e il ciclo ricomincia.
LA SETA
Per fare la seta è necessario purtroppo uccidere il baco, ormai diventato crisalide, quando ancora è dentro al bozzolo.
Se non si facesse così e la metamorfosi si completasse, il baco diventerebbe farfalla che per uscire emetterebbe una sostanza colorata che macchierebbe e rovinerebbe irrimediabilmente il filato.
Per uccidere la crisalide i bozzoli vengono messi in forno a 80°, il calore uccide la crisalide ma non rovina il bozzolo.
“La tradizione cinese attribuisce la nascita della bachicoltura a una fortuita scoperta dell’imperatrice Xi Ling Shi. La leggenda narra che nel 3000 a.C. mentre l’imperatrice, moglie dell’imperatore Huang Di, sorseggiava del tè caldo all’ombra di un gelso, il bozzolo di un baco da seta cadde nella tazza e lei, grazie al calore della bevanda, riuscì a ricavarne un filo lunghissimo”
Non tutti i bozzoli vengono messi nel forno, alcuni sono selezionati per la riproduzione. Per individuare i maschi e le femmine, si guarda la forma dei bozzoli: i più rotondi contengono femmine, i più oblunghi contengono maschi.
La lavorazione della seta è un processo lungo e complesso.
La città di Bologna, per lungo tempo nell’antichità è stata un importante centro di lavorazione della seta nonché della produzione dei veli di seta.