Docimologia da Bar Sport
di Red Rom
Si cominciano a vedere gli effetti dell’ormai famigerato articolo con cui il Divo Giulio (ci riferiamo al “pensoso” Ministro dell’Economia), nell’estate appena trascorsa, dette il via al blitz su pagelle e valutazione, per reclamare a gran voce il ripristino del voto in numeri (oltre che del voto in condotta) nella scuola di base (elementare e medie). Ricorderete le efficaci bordate dialettiche contro i giudizi, basati su “formule che tendono ad essere ipocrite, psicopedagogiche, tautologiche, caramellose, offensivo-giudiziarie…” e l’altrettanto sicura linea pedagogica: “…tornare a dar i voti come una volta: 10, 9, 8, e così via, perché la verità è semplice; dare un giudizio senza una classifica significa non dare affatto un giudizio reale…”. Come non condividere le lapalissiane considerazioni che “i numeri, possono, tra l’altro, riflettere una media…”, che con gli aggettivi “si fa solo confusione”, che “tutti i fenomeni significativi sono misurati con un numero” (terremoti, moto marino, temperatura, ecc.). E perché non aggiungere, diremmo noi, la valutazione dei calciatori il lunedì mattina al Bar Sport, con corredo di Gazzette e “processi al campionato”.