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Scrivici

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13 risposte su “Scrivici”

sono la mamma di due gemelli che sono stati esclusi dalla graduatoria per mancanza di requisiti.
I miei bimbi si chiamano Niccolò e Mathias e da tempo io e mio marito avevamo pianificato l’iscrizione nella vostra scuola.
I bimbi soffrono di bronchite cronica e abbiamo fatto l’iscrizione a scuola quest’anno che hanno già compiuto 6 anni. L’anno scorso non ci abbiamo nemmeno tentato perchè come anticipatari saremmo finiti in coda e quest’anno ugualmente con il fatto che si riservati l 10 % dei posti agli anticipatari…
Va beh, veniamo al punto dolente, alleghiamo alle due domande un certificato dello specialista allergologo che attesta che le bronchiti ricorrenti (anche un ricovero del 2005 con foglio di dimissioni allegato alla domanda) non sono da attribuirsi a fattori allergici, in quanto essendo le bronchiti ricorrenti, perenni durante l’anno la causa è da ricercarsi in fattori costituzionali, di natura non allergica e/o nell’esposizione cronica a fattori irritanti ambientali (viviamo in via Mascarella !).
Riassumendo gli allegati sono 3:
Certificato specialistico dell’allergologo
Foglio di dimissioni del S.Orsola con ampia descrizione della patologia.
Certificato della Pediatra
Vorrei sapere perchè tutto ciò non basta per essere ammessi alla scuola: occorreva forse andare dal pneumologo a pagamento e farsi dichiarare lo stretto necessario per la scuola????????
Ritenete che l’allergologo non sia uno specialista delle vie respiratorie (su questo la medicina avrebbe delle serie obiezioni !).
La Dott.ssa Mondadori mi ha detto che il certificato dell’allergolo non è stato preso in considerazione, sono stati valutati solo pneumologi ed otorini. Ma perchè ? Il bando mi da come condizione di accesso “certificato medico che attesti la presenza di malattie relative all’apparato respiratorio, rilasciato appositamente da un medico specialista”. Bene questi requisiti, come il mio avvocato ha scritto alla Dott.ssa Summa sono stati ampiamente rispettati.
Vorrei ora conoscere il parere del comitato dei genitori della scuola e sapere se lei ha fatto parte di questa commissione per poterne parlare e capire qualche cosa di più in questa poco convincente storia. Sono rimasta profondamente delusa anche perchè avendo partecipato ai 2 open day e avendo posto la precisa domanda se il certificato dell’allergologo era valido nessuno ha detto no, è stato risposto purchè attestante patologie respiratorie.
Credo che una chiarezza di partenza sia doverosa per una scuola come Longhena che da sempre si fa porta bandiera dei principi di eguaglianza ed imparzialità. Il bando dovrebbe essere il primo biglietto da visita e posto che farò ricorso fino al TAR, ancora dovrò meditare su questa forte contraddizione per non dire faziosità che mi lascia allibita. Questo poteva capitare in altre scuole ma non alle Longhena.
Interessata a leggere un suo riscontro sull’accaduto resto in attesa di un gentile riscontro.
Cordialmente

Franca Carta

Buongiorno Franca,
le chiedo per prima cosa di poterle dare del tu: il lei mi sembrerebbe, in questo caso, un mero modo per mantenere le distanze, cosa che non vorrei appparisse in alcun modo. Non è quindi per una mancanza di rispetto, ma simbolo di solidarietà.
Ti rispondo come singola persona, in quanto il comitato è nato solo martedi della scorsa settimana.
Sottolineando ancora una volta tutta la mia solidarietà, sento l’amarezza dalle tue parole, anch’io, pur avendo un’altra figlia a Longhena, ho temuto tantissimo per la possibilità di far frequentare Longhena a mio figlio, anch’io avrei potuto iscriverlo lo scorso anno (compirà 6 anni il prossimo 3 aprile), anche se non l’avrei voluto fare per questioni pedagogiche, anch’io ho ritenuto assurdo i nuovi criteri d’iscrizione, ho cercato di “contrastarli” in tutti i modi lecitamente possibili. Scrivendo alla dirigente
reggente, all’ufficio scolastico provinciale e regionale, ai componenti del consiglio d’istituto. Evidenziando quello che, a me, appariva una forzatura, soprattutto la questione della riserva anticipatari. Come sai, dalla risposta dell’ufficio scolastico provinciale, che ho inoltrato a tutti
quanti si sono iscritti nella mailist creata all’ultimo incontro di febbraio, tutto si è “risolto” in considerazione dell’autonomia
scolastica.
A mio parere l’USP si è solo “lavato le mani” da una questione che avrebbe dovuto meritare un approfondimento ben maggiore, soprattutto in
considerazione della peculiarità della scuola, che annualmente riceve il 50% in più di domande rispetto la disponibilità dei posti. I componenti del CdI si sono trovati a dover approvare un verbale che conteneva inesattezze (la dirigente reggente aveva affermato che la questione degli anticipatari era da inserire obbligatoriamente nel rispetto della legge 169,
mentre in quest’ultima si asserisce la possibilità, non la necessarietà della riserva posti). Ero presente come uditore a quel CdI e, pur non avendo diritto di parola, in quanto non facente parte dei membri che lo costituiscono, ho cercato di sottoporre alla dirigente reggente il testo di legge. Tutto è stato vano, perchè ormai le iscrizioni erano iniziate e non si potevano cambiare i criteri. A dire della dirigente reggente …
Insomma, io, e come tantissimi altri genitori, sono molto arrabbiata per come si sta dirigendo la scuola, proprio per quanto sottolinei tu: è una
scuola che si batte per la trasparenza, per la difesa della scuola pubblica statale in genere, per l’accoglienza, per la solidarietà verso il più
debole. E ci ritroviamo a dover subire vessazioni e prese di posizioni così rigide che contrastano in tutto quanto i miei principi mi spingono ad essere genitore attivo e partecipativo.
Ti assicuro che io non ho fatto parte della commissione che valuta le domande di iscrizione, anche in questo caso penso si manchi trasparenza, in quanto non ho trovato sul sito dell’IC 8 nessuna informazione sui componenti. Personalmente non so chi ne faccia parte. La dirigente, penso, ma altri?
Ti informo che non ho ricevuto gli allegati di cui scrivi, ma va benissimo così, sia per un questione di privacy, sia perchè non ho alcuna competenza per poterli valutare.
Infine, ti invito ad inviare la tua comunicazione (anche la mia risposta, se vuoi) al presidente del Consiglio d’Istituto Marco Tirini
(marco.tirini@studio-legale-tirini.it), unico organo collegiale con facoltà di interloquire con la digirente reggente, la quale, più volte sollecitata ad incontri con noi genitori, si è sempre rifiutata. Tra l’altro, anche in
questo penso si manchi di trasparenza: mentre sul sito di Longhena vengono indicati gli indirizzi e-mail dei rappresentanti dei genitori, sul sito dell’IC8 non vi è alcuna indicazione su come potersi mettere in contatto con i componenti del CdI.
Ti rinnovo tutta la mia amarezza per quanto accaduto e spero che i tuoi bambini possano far parte della comunità di Longhena, sottolineando che, comunque, in tante scuole di Bologna ci sono insegnanti validi e seriamente
motivati ad insegnare e far crescere i bambini nel rispetto del cittadino consapevole.
Ti auguro una buona domenica
Anna Maria

vorrei inserire uno scambio di opinioni, avvenuto in un forum di genitori, con una persona che vede le cose diversamente… o le vede per quello che hanno trasmesso i maggiori “media”….

SIGNORA XY
ribadisco il concetto: niente politica nella scuola…..
credo che un procedimento disciplinare sia il minimo perchè sia chiaro che non si strumentalizzino i bambini nè nella longhena, nè altrove.
Per quanto si continui a ripetere che era un 10 “educativo”, trovo davvero singolare che sia giunto provvidenzialmente ADESSO, dopo le polemiche contro la Gelmini.
E’ chiaro che qualcosa bisognava aspettarsi che accadesse….adesso è inutile che si parla di accanimento o di “rigidità”. Non dovrebbe sorprendere….

RISPOSTA
vedi… capisco anche il tuo ragionamento, sia perchè hai vissuto la “storia” dai giornali e sia perchè successivo a tutte le discussioni inerenti la “riforma” gelmini, d’altronde riassume un pò quello che sento in giro… lasciami cercare di spiegare…

1) ti garantisco che la “politica” NON è entrata nella scuola, le dimostrazioni e il disaccordo verso il DL gelmini (come per le iniziative contro Fioroni al tempo di Prodi) sono e saranno “esterne” alla scuola e consistono in “civili” dimostrazioni a difesa di cose in cui si crede….
2) il “procedimento disciplinare” dovrebbe essere applicato… ma alla “dirigente”… che (contrariamente a quanto hanno fatto altre dirigenti) non ha ascoltato il parere “UNANIME” del corpo docenti che, per il primo quadrimestre, proponevano il “giudizio”…. non c’è stato nessun “uso” dei bambini, ma, anzi… una loro tutela.
3) Il voto è stato “IMPOSTO” dalla “dirigente” due giorni prima degli scrutini… allora, forse tu (e tanti altri) avreste preferito che i maestri/e senza ponderare le varie situazioni e in assenza di un regolamento (il decreto attuativo è stato pubblicato successivamente!) avessero proceduto ad una mera “traduzione” in voto dei giudizi sui bambini….
forse non sarebbe successo nulla di drammatico… ma se anche uno solo dei bimbi avesse ricevuto una valutazione non corretta (ricorda la mancanza di tempo) o, peggio, avesse male subito un giudizio così drastico e selettivo…. beh!… avremmo creato dei danni inutili…
Il voto è stato un dieci, come in altre scuole è stato un otto o un nove… non ha importanza… quello che doveva essere era di non “classificare” con “fretta” un essere umano in “formazione”…. e questo è stato…
è stato un atto di coraggio dei maestri nei confronti della dirigente e a tutela dei bambini… poi, stante la legge e i suoi decreti attuativi, con il giusto tempo per “abituare” e “calibrare” i voti… a fine anno ci saranno quei maledetti (per me) numeri!

non è che questa questione nasce ora per dar “contro” alla gelmini (ci son altre sedi)… nasce ora in CONSEGUENZA di una legge MAI chiara e i cui decreti attuativi sono stati pubblicati DOPO che si voleva applicare la legge!!… e, soprattutto la “votazione” era ed è un “problema” tra la nostra “dirigente” e noi tutti, insegnanti e genitori!…
è stata la nostra dirigente (oltre ai media che ci “sguazzano”) a parlare di “voto politico” ieri, come ancora oggi!… a dire che nella scuola “regna l’anarchia”!!!… a rifiutare ogni tipo di confronto con noi genitori, veri UTENTI del servizio che lei critica e di cui noi, invece, siamo contentissimi.
Non so cosa c’è dietro, anzi lo so… ma è un mio pensiero… dietro c’è la volontà di distruggere questa scuola che è rimasta l’unica “speciale” di bologna… e trasformarla in una scuola di “quartiere” (perchè meno costosa)… ma, vista la sua posizione (è difficilmente raggiungibile in auto e non esiste servizio pubblico)… una volta declassata morirà… e “magari” diventerà una bella scuola “privata” o una “clinica” o “ricovero” per benestanti.

4) Sì, a questo punto qualcosa deve accadere… e noi lotteremo perchè sia allontanata “QUESTA” dirigente…
perchè offende la struttura che dirige.
perchè non è stata capace di accogliere i pensieri di trentasei insegnanti di varia esperienza.
perchè ha offeso noi genitori.
perchè ci ha negato qualsiasi tipo di confronto sulla educazione dei nostri figli.
perchè non ha minimamente tenuto conto della soddisfazione totale degli utenti del servizio che lei dirige.
perchè con la sua presunzione stà costringendo i “nostri” insegnanti a dedicare tempo ai legali invece di concentrarsi serenamente sull’educazione dei nostri figli.

Questo è quanto successo… la opposizione al DL gelmini… è un’altra cosa e verrà mostrata in piazza o alle votazioni… ma è un’altra cosa.
Qui ci sono almeno quattrocento genitori che lotteranno per una scuola migliore…
per una scuola che come obbiettivo principale abbia lo SVILUPPO delle personalità, nella differenza ma nell’accettazione di questa senza traumi…
per una scuola che si dedichi al programma ministeriale senza voler “eccellere”, senza voler vantarsi di “essere andati oltre il programma” ma sfruttare il tempo accessorio per “socializzare”, per fare e vivere “insieme”, per stimolare la creatività e l’autostima…
per una scuola che insegni a VIVERE BENE… senza la necessità, o il DOVERE, di essere i “primi della classe”

…e questo vorrei fosse per TUTTI i bambini… anzi… in primis per i meno abbienti.

mi permetto di suggerire ai genitori :
1)organizzare uno sciopero ad oltranza,non mandare i propri figli a scuola,fino al ritiro degli addebiti.
2)chiedere formalmente l’allontanamento della dirigente scolastica per incompatibilità ambientale.
3)organizzare una manifestazione di protesta presso l’ufficio scolastico provinciale.
4)organizzare una manifestazione di protesta presso l’ufficio della dirigente scolastica
5)comunicare le suddette forme di protesta a tutti gli organi di informazione.

buone lotte.

Grazie Ernesto per i tuoi suggerimenti. Mi piacerebbe, però, comprendere chi sei, nel senso che inizialmente ti sei firmato come “liberamente”, poi come Ernesto Rossi. Noi, genitori e insegnanti, siamo persone semplici, il nostro blog si chiama semplicemente Longhena, il nostro comitato anche. Mi piacerebbe avere qualche informazione su di te. Sei genitore, insegnante, sostenitore della nostra causa? noi tutti ci firmiamo con il nostro vero nome e cognome, vorremmo, ci piacerebbe, che chiunque scriva su questo blog adottasse la nostra modalità, perchè nessuno possa mai dire “che ci dice che”, perchè si possa sempre dire che “tizio cajo dice che”. A presto!

Cara Anna Maria,
sono un insegnante che ha lavorato tanti anni a Longhena,adesso insegno in un’altra scuola di bologna per cause di forza maggiore,ma Longhena la considero ancora La Mia Scuola.
Purtroppo sono molto pessimista rispetto al clima politico che si respira in Italia e credo che le accuse che alcune colleghe hanno ricevuto,riguardo alle esternazioni delle critiche,lo dimostrino.I governi cambiano,si spera,ma i nostri burocratelli locali,della scuola e della politica,persistono e fanno carriera.Non so da quanti anni tu sei una genitrice di Longhena,io da venti anni conosco le vicende della nostra scuola:è una scuola che ha dato sempre fastidio,con un corpo insegnanti molto unito,con una grande capacità di autogestirsi,con una forte vocazione alla sperimentazione e con una spiccata sensibilità a pochi,semplici principi pedagogici:rispettare i bambini,farli divertire imparando,educarli ai valori della solidarietà,della pace e della libertà,aiutarli a crescere favorendo la loro autonomia e consapevolezza.Al di là dei Ministri che si sono alternati,al di là delle pseudoriforme,che ognuno ha tentato di imporre sempre dall’alto,incaricando i burocratelli locali di farle applicare.Non si sa perché,vogliono sempre riformare la scuola elementare,quel segmento dell’istruzione italiana che ha sempre funzionato meglio,che è stato un fiore all’occhiello,soprattutto le scuole emiliane,nel panorama culturale internazionale.Ancora adesso,l’avvocatessa non tocca gli altri ordini di scuola,né l’università,ma pretende invece di cambiare all’istante la scuola elementare.Sono dei pagliacci!Ma,nonostante loro,io e tanti colleghi,abbiamo resistito,e abbiamo continuato a fare scuola come sappiamo e come loro NON SANNO,a cominciare dai Ministri,fino ai burocratelli locali,che leggono,scrivono articoli autoreferenziali,utili solo ad ingrassare i loro curricula per fare carriera.Per autogiustificarsi hanno inventato di tutto:prima il nozionismo,poi gli obiettivi e i contenuti,poi le tassonomie e le unità didattiche,poi gli indicatori,le mappe cognitive,le padronanze,le abilità,le conoscenze,le competenze,la didattica veloce,la didattica modulare…questa gente ha pensato di tutto per dirci come insegnare,ma coi bambini,in un’aula,non ci hanno quasi mai messo piede,forse giusto il tempo per poter fare un concorso a un grado superiore,DIRIGENZIALE;perché di vocazione all’insegnamento,di capacità di stare con i bambini,probabilmente, avevano scoperto di averne ben poche.NON NUTRO ALCUNA STIMA NEI LORO CONFRONTI,E NESSUNA REVERENZIALITA’ OBBEDIENTE.Ripeto,nonostante loro continuiamo ad insegnare e…molto bene!visto che la nostra scuola ha sempre rappresentato una punta di eccellenza nella qualità dei progetti,nella ricerca pedagogico-didattica,nei risultati cognitivi ed affettivi dei bambini.
Ma i politici ed i burocratelli locali,DA SEMPRE,ci vedono come il fumo negli occhi,e in più occasioni hanno tentato manovre per far chiudere la nostra scuola:colpendola nella sua specificità di scuola all’aperto,di scuola non di stradario,cercando di ridurre,se non eliminare il trasporto degli autobus,(e vi metto in guardia per continuare a vigilare sulla politica dei trasporti,perchè è lo strumento più facile per cancellare la nostra scuola!).Prima avevamo un autobus urbano che percorreva la via di casaglia e ci permetteva di effettuare tante uscite didattiche nel territorio al costo di un biglietto;ancor prima il Comune metteva a disposizione dei pulmann gratuiti;adesso fare uscite didattiche costa molto di più,e gli insegnanti sono più restii a chiedere soldi alle famiglie;con l’abolizione delle ore di contemporaneità,(in compresenza quando è necessario),sarà difficilissimo uscire con i bambini.In tutti questi anni,per le nostre continue lotte,volte prima di tutto a difendere l’esistenza materiale della nostra scuola,poi a difendere il tempo pieno e i modelli culturali che a fatica si erano conquistati negli anni ’70,ci siamo fatti la “nomea” di scuola “alternativa”,”rivoluzionaria”,di scuola “di elite”,perchè scelta da una parte di famiglie dell’ “intelligentia” di sinistra bolognese.Tutto questo,puoi capire,non va giù ai conservatori e reazionari locali e non solo.La nostra irriducibilità a pura manovalanza esecutiva,la nostra orgogliosa difesa della dignità di insegnanti,l’affermazione della libertà di insegnamento,l’aver resistito alle pagliacciate ministeriali ed alle ipocrite pretestuosità pedagogiche che si sono succedute,non ci ha messo in buona luce,NEPPURE IN CERTI AMBIENTI DELLA SINISTRA.
CARA ANNA MARIA,QUESTA E’ UNA MIA INTERPRETAZIONE,DEL TUTTO PERSONALE,DI COME STANNO LE COSE.
Per nessun motivo voglio coinvolgere i miei colleghi di Longhena,riguardo a quanto ho affermato;se la stanno passando già piuttosto male…
Credo ti sia sufficiente per spiegarti il perché del mio pseudonimo:gli anni passano,i genitori cambiano,ma QUELLI fanno carriera!,(NON MI MERAVIGLIEREI DI VEDERE LA SUMMA COME NUOVO PROVVEDITORE!) e queste cose se le legano al dito,per fartela pagare,prima o poi,COME NELLA SITUAZIONE CHE ADESSO STATE SPERIMENTANDO,un tentativo di resa dei conti,VECCHI E NUOVI!Data l’attuale vulnerabilità dei miei colleghi,E’ PER QUESTO CHE HO INVITATO CALDAMENTE I GENITORI AD AGIRE,a voi non possono fare niente.QUESTI per colpire aspettano i tempi propizi;possono colpire vigliaccamente durante l’estate,o chissà quando…
GRAZIE PER AVERMI DATO MODO DI SPIEGARMI.

Bene! siamo in sintonia, cara LiberA. Penso che come me, noi tutti genitori, abbiamo scelto, ponderato, sperato di poter far parte di Longhena. Non la si sceglie perchè è comoda, a meno che non si abiti a due passi. La si sceglie per quello che E’ STATA, E’ e SARA’. Hai raccontato tanto bene la storia che non c’è altro da aggiungere. Grazie per il contributo alla discussione.

caro libero… come semplice genitore….
grazie anche da parte mia
grazie di aver contribuito a questa scuola
grazie di farlo ancora….

Ciao a tutti,
sarebbe possibile pubblicare il video della GIORNATA DELLA PACE dell’anno scorso?
è un video bellissimo, che a mio parere, rende perfettamente l’idea del “clima” che regna nella nostra scuola.
Quando l’ho visto l’anno scorso non vedevo l’ora che Giacomo, quest’anno in prima, potesse parteciparvi…
Durante i nostri numerosi incontri di questi ultimi mesi, sento spesso dire che è proprio il “clima” sereno che è venuto a mancare… e il fatto che forse quest’anno la Giornata della Pace forse non si farà… ne è la riprova. !!!

Pubblichiamo il video …. e facciamo vedere a tutti cosa è LONGHENA.
Grazie
Lorenza

..leggendo il programma del festival sociale delle culture antifasciste, bell’iniziativa che si terrà alle caserme rosse tra fine maggio e primi di giugno http://www.fest-antifa.net/event/2009/05/29/table/, scopro che l’1 giugno si dibatterà sulle longhena http://www.fest-antifa.net/tavoli/nogelmini

a seguire performance teatrale su riforma gelmini http://www.fest-antifa.net/teatro/nogelmini

infine proiezione del film “una scuola coi fiocchi” alle 21,30 http://www.fest-antifa.net/video/una-scuola-con-i-fiocchi

saluto,
cristiana

copincollo qui lettera che ho inviato in risposta a corriere di bologna, rubrica di gaia giorgetti, che oggi 22 settembre 2009 pubblica lettera di cazzola davvero vergognosa e offensiva nei toni e nei contenuti:

Gentile signor Cazzola, gentile signora Giorgetti,
da persona adulta e dotata di libero arbitrio, trovo intollerabili le parole che rivolgete ai genitori scesi in piazza con i propri figli. Non è troppo, per un comune mortale, arrogarsi il diritto di stabilire quali siano i valori da trasmettere agli adulti di domani e quali no? Farei attenzione a definire mamme e papà che insegnano ai loro bambini, nel rispetto delle regole, a difendere e amare la loro scuola “pedofili che abusano dell’intelletto, vili al pari di chi violenta i minori nel corpo e in tal guisa da punirsi”, perché discende, da tale presupposto, che le stesse parole vadano attribuite a chi difende valori altri, a chi porta i figli in processione la Domenica delle Palme col ramo d’ulivo da sventolare: non imponiamo anche in questo modo “un pensiero di parte attraverso un atto violento da stigmatizzare”? Queste parole sì, ricordano i modi del ventennio a voi evocato dai bambini che giocano in piazza. Li trattate alla stregua di novelli Candide dall’animo immacolato e privo di condizionamenti esterni. Ma non c’è Pangloss o maestro unico che tenga, il loro libero arbitrio crescerà attraverso l’esperienza e l’incontro delle tante verità esistenti. Che siano condivise o solo tollerate. Il buon selvaggio resta mito. Noi, coi piedi ben piantati per terra, piedi grandi e piccoli, continueremo a camminare insieme, senza marce e senza gagliardetti, ma con diritti usurpati da difendere. E con la forza delle nostre idee.

Cristiana Scappini

Progetto LonghenaEnergia
un impianto FV per catturare il sole e produrre energia per la scuola

Oltre all’ipotesi progettuale proposta da Caridei et ali., che trattasi in sostanza di una donazione, sono possibili altre ipotesi progettuali alternative con benefici -più o meno elevati- per diversi soggetti “in gioco” (win win). Penso, ad esempio, ad un intervento di un soggetto terzo o di più soggetti; quello al momento più interessante mi sembra quello promosso e progettato da GASenergia (l’associazione dei Gruppi di Acquisto Solidale che si occupa di energia, sia acquisto che produzione per autoconsumo e non solo) con il Comune di Castelleone (CR). Ma facciamo un passo alla volta e cominciamo dai “nodi progettuali da sciogliere”.

Un impianto FV di potenza compresa fra 14 e 19 kWp (prendendo per buona la proposta di Caridei) (NB 8-10 mq per kWp installato) ha un costo stimabile fra 56.000 e 76.000 euro (4.000 euro/kWp).

Elementi necessari per la progettazione (ovverosia “nodi progettuali da sciogliere”):

1. Chi è proprietario?
Il Comune (in quanto proprietario della scuola)?
I genitori costituiti in una società in multiproprietà ad azionariato diffuso (ovverosia una Newco srl) (proprietà fino all’ammortamento del costo dell’impianto)?

2. Chi è il soggetto responsabile? (il soggetto responsabile è il soggetto a cui è intestato l’impianto e che incassa il contributo statale da Gestore del servizio energetico, GSE)
Il Comune?
La Società di multiproprietà (Newco)?

3. Chi lo paga?
Una società di azionariato diffuso (Newco)?
Una ESCo (Energy Service Company)?
I genitori acquistando obbligazioni bancarie (emesse p.e. da Banca Etica o da altro Credito cooperativo)?

4. Chi realizza l’impianto? (per conto del proprietario: Comune/Scuola o Newco)
Una ESCo?
Una cooperativa sociale (di tipo B)?

5. Chi ci “guadagna”?
La scuola (sia l’energia elettrica prodotta che il contributo statale -“conto energia”? Ovvero solo l’energia elettrica? …)?
I soci della Newco fino al rientro della spesa (circa 20 anni)?

Una possibile soluzione alternativa (una soluzione “win win”) a quella prospettata da Caridei et ali. potrebbe essere, ad esempio, questa:

Ruolo Comune di Bologna
il Comune che è il Proprietario della scuola,
è il Soggetto Responsabile dell’impianto,
è l’intestatario del contratto di acquisto di energia elettrica.

Ruolo della Newco Srl
è una SRL costituita da privati (genitori)
è affittuaria della falda sud del tetto della scuola
è proprietaria per 20 anni dell’impianto fotovoltaico (fino al rientro dell’investimento)
è responsabile della progettazione, esecuzione e manutenzione dell’impianto (affidata a una ESCo ovvero a una Cooperativa sociale di tipo B, ad esempio Solare Sociale di Budrio)
ed è produttore di energia elettrica (da destinare alla scuola/istituto comprensivo).

Ruolo del GSE (Gestore del servizio energetico )
Il GSE è l’ente che a seguito di convenzione erogherà al Comune per 20 anni il contributo di:
Euro 0,422 per ogni kW prodotto
Euro 0,180 per ogni kW scambiato sul posto. (ovverosia utilizzato/consumato)

Modalità operative
In base a una convenzione da stipularsi il Comune affitta alla Newco il tetto della scuola mentre la stessa cede al Comune l’energia prodotta ad un prezzo pari alla somma del contributo GSE più il contributo “scambio sul posto” (ovviamente potrebbe cedere anche di meno).
Al termine dei 20 anni (p.e.) dalla messa in produzione la Newco cederà al Comune al prezzo concordato di Euro x (valore simbolico) l’impianto fotovoltaico.

Quadro economico
All’atto del versamento delle quote sottoscritte i soci corrisponderanno un finanziamento pari alla quota parte di costo necessario per realizzare l’impianto e per sostenere le spese di costituzione della società (Il capitale sociale della Newco potrebbe essere pari a Euro 10.000).
Costo stimato dell’investimento (dell’impianto): 56.000 – 76.000 euro circa.
La quota sottoscrivibile potrebbe essere di 1.000 euro (ma si può prevedere anche una quota minore con un minimo e un massimo; 65.000 euro circa a quote di 1.000 euro sono 65 soci, a 500 euro 130 e via così). Quindi un investitore (socio) che volesse partecipare con una quota di Euro 1.000, sottoscriverà una quota della società pari a Euro 41 (4,1% del capitale sociale) e finanzierà l’intervento della società per Euro 959.
Al termine di ogni anno (dopo l’approvazione del bilancio dell’esercizio) la società potrebbe pagare ai soci un dividendo corrispondente agli utili maturati; oppure gli utili maturati vengono ceduti/donati alla scuola. (Il dividendo sarà corrisposto al netto di ogni tassazione.) Inoltre verrà restituito ai soci 1/20 del finanziamento effettuato. (N.B. Mentre gli utili si possono lasciare alla scuola, questo lo lascerei agli investitori per farli rientrare dell’investimento) In tal modo la quota sottoscritta verrà completamente restituita ai soci al ventesimo anno all’atto della liquidazione della società ovverosia ad avvenuta cessione a prezzo concordato (valore simbolico) dell’impianto FV.

In sostanza e concludendo. Le possibilità di ripartizione degli oneri e dei contributi sono diverse in funzione delle opzioni di cui sopra. In ogni caso, minimo minimo, il Comune ha una mancata uscita pari al costo dell’energia consumata dalla scuola e la scuola potrebbe avere una entrata pari al costo riconosciuto dal GSE per l’energia scambiata sul posto oppure pari ai rendimento (utili annui) dell’investimento/impianto che i soci possono decidere di lasciare alla scuola.

Che cosa ne dite? Sarebbe utile incontrarsi e parlarne mettendo a confronto le due idee.

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