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Report assemblea del 17 aprile 2009

L’Assemblea genitori e insegnanti delle scuole di Bologna si è riunita alle scuole Guido Reni per fare la conta dei tagli causati dalla legge Gelmini per il prossimo anno scolastico, struttura per struttura.


Qualche esempio: la direzione didattica 13 (scuole Guglielmo Marconi, Don Milani e Clotilde Tambroni) perde 3 insegnanti (uno sul tempo pieno), passando dai 61 di quest’anno ai 58 dell’anno prossimo. La direzione didattica 3 (scuole XXI Aprile) perderà 1 insegnate e circa 14 ore di lezione, quindi le ore di docenza non saranno più sufficienti a garantire le classi a 30 o più ore. Il primo circolo di San Lazzaro di Savena dovrebbe perdere 3 insegnanti, ma il dato non è ancora confermato dalla dirigente. Dato ufficioso anche per le scuole Zamboni, che dovrebbero perdere 2 maestri, passando da 19 a 17, e dell’Istituto comprensivo (Ic) Croce di Casalecchio di Reno, che ne dovrebbe perdere 1 e 11 ore. Il decimo circolo di Bologna dovrebbe avere un insegnante ed una fascia di ore in meno, così come l’Ic di San Giorgio di Piano. L’ottavo circolo invece su 72 ne dovrebbe perdere 4, ma anche questo dato non è ufficiale.

Più fortunate le scuole che hanno solo classi a tempo pieno, a cui sono stati confermati tutti gli insegnanti di quest’anno, come alle Longhena e all’Ic 3Lame.

L’assemblea genitori e insegnanti suggerisce di bloccare per ora qualsiasi proposta di possibile schema di orario scolastico, almeno fino a che non siano state soddisfatte pienamente le richieste di tempo scuola
formulate dai genitori. Nel caso in cui il preside della scuola non sia in grado di soddisfare le richieste
di tempo scuola con l’organico che gli è stato assegnato, l’assemblea invita i genitori interessati a farlo presente andando di persona all’Ufficio scolastico provinciale.

L’Assemblea ha scritto a Maria Luisa Quintabà, presidente di Asabo, Associazione scuole autonome Bologna, per spiegare la situazione e spronare i dirigenti scolastici a prendere posizione.

Di anna maria

nasce a Roma, dove compie il suo percorso scolastico: elementari con una decina di maestre uniche nei primi due anni, con l'unico risultato di imparare a scrivere con la destra anzichè la sinistra e prof sessantottine alle medie e al liceo. si laurea a Roma. si trasferisce a Bologna, per incompatibilità ambientale con i romani. immigrata in Bologna, la elegge sua città ideale, dove decide di metter su famiglia. prima arriva Marta, poi Matteo. la sua vita scorreva serena fino all'arrivo della somma dg e della magnifica mariastar. da quel momento, da morigerata donna di famiglia e imprenditrice si è trasformata in attivista sostenitrice di diritti dei bambini, degli insegnanti e dei genitori. spera di ritornare presto alla serenità di famiglia-lavoro, trasformando la sua indole guerriera nell'antica indole mite e morigerata ....

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