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Organizzazione per venerdi 14 maggio

Cari genitori,
ringrazio i rappresentanti per il lavoro di coordinamento svolto relativo all’organizzazione della giornata di mobilitazione del 14 maggio.

Per i genitori intenzionati a partecipare forniamo qui le informazioni necessarie.

Con l’ufficio scuola e ATC/Dolce è stato concordato:

– bus 958 959 962 967 (direzione Meloncello) fermeranno alla fermata di via Saragozza n. 193/B
– bus 957 960 961 963 964 965 966  (direzione p.ta Saragozza) fermeranno alla fermata di via Saragozza n. 132 (san Giuseppe).

Oltre all’elenco di bambini fino ad oggi consegnato, chiunque decida di far scendere il proprio bambino/a alle fermate di cui sopra può farlo, anche all’ultimo momento, anche se tali fermate non sono previste nel percorso normale. L’importante è scriverlo sul quadernino e ricordarlo alle accompagnatrici entro la mattina di venerdi 14 maggio.
In allegato trovate la mappa con l’indicazione delle due fermate.
Il ritrovo comune sarà Via Saragozza angolo Via di Casaglia, all’altezza dell’entrata per Villa Spada. Poi tutti insieme si percorrerà Via Saragozza verso i viali e ci si fermerà presso il giardino di Porta Saragozza.
Considerando che sarà un pomeriggio di fine settimana, proponiamo di lasciare liberi i bambini/e di giocare ai giardini, ma se qualcuno ha in mente di organizzare dei giochi collettivi o altro, ben venga!

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ASSEMBLEA SCUOLE GENITORI INSEGNANTI BOLOGNA E PROVINCIA

PRESSO LA SCUOLA G. RENI, VICOLO BOLOGNETTI 10
O.d.G:  Tutti devono sapere!
ORGANIZZAZIONE DELLA GIORNATA DI MOBILITAZIONE ED INFORMAZIONE  DEL 14 MAGGIO.
Sarà  distribuito ai partecipanti il manifesto da affiggere nelle scuole. Saranno presentati tutti i materiali per la giornata e saranno raccolte tutte le idee affinché ovunque, dentro e fuori le scuole,  arrivi  la voce di chi non accetta i tagli alla scuola statale pubblica.
I nuovi dati sui tagli di personale previsti per il prossimo anno in tutti gli ordini di scuole ci presentano un quadro sempre più drammatico per il futuro della nostra scuola.
Facciamo in modo che nessuno domani possa dire “Io non sapevo…”

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Lettera aperta ai genitori di alunni e studenti che frequentano la scuola statale pubblica di ogni ordine e grado.

Cari genitori
 noi, come voi, siamo genitori di giovani uomini e donne che frequentano la scuola statale pubblica. Mamme e papà sinceramente, intimamente preoccupati per quanto sta accadendo alla nostra scuola da ormai troppo tempo.
La scuola che anche noi abbiamo frequentato anni fa, impoverita e trascurata ogni giorno di più, sta morendo.
Quella scuola che generazioni di genitori vedevano come unica possibilità di riscatto o più semplicemente come l’unico modo per assicurare ai propri figli una vita dignitosa, sta morendo.
Gente semplice o istruita, ricca o povera, a costo di sacrifici a volte immani faceva di tutto per mandare a scuola i propri figli, consapevole dell’importanza vitale di assicurare loro una buona istruzione. Quella scuola, aperta a tutti, gratuita, luogo primo di conoscenza e convivenza, fonte inestimabile di saperi e di memoria, di uguaglianza e di amicizia, sta morendo.
Tutti ormai viviamo in un mondo che ha le dimensioni del Pianeta. Come potranno i nostri figli confrontarsi alla pari con studenti francesi o scandinavi, cinesi, spagnoli, inglesi o indiani se davvero domani usciranno da una scuola così malridotta?
Noi, genitori di oggi, non vogliamo neppure pensare che si possa rimanere indifferenti. L’istruzione dei nostri figli e quindi il loro futuro è messo a repentaglio e con loro anche il nostro e quello del Paese in cui tutti viviamo: ci ritroveremo forse a regalare la paghetta a figli ormai quarantenni che si trascinano per casa senza meta?
Piero Calamandrei, che contribuì alla scrittura della Costituzione, già nel 1950, in un famoso discorso tenuto a Roma metteva in guardia da chi sosteneva l’idea di finanziare col denaro di tutti, le scuole private a scapito di quelle statali.
In effetti, la “riforma” attuale non prevede alcun investimento, solo risparmi e colpi d’accetta, mentre triplicano i finanziamenti – da 544 milioni a 1 miliardo e 600 milioni di euro – alle scuole private.  Verranno a mancare 87.341 dei nostri insegnanti e 44.500 dei nostri bidelli, delle nostre segretarie e dei nostri assistenti di laboratorio.
Verranno chiuse tante piccole scuole, ridotti i piani di studio, ridotte le discipline, le ore di laboratorio, le uscite didattiche e drasticamente ridimensionati gli aiuti ai ragazzi diversamente abili. I nostri figli, nell’arco dei tredici anni che trascorreranno a scuola, dalle elementari alle superiori, perderanno 1900 ore di insegnamento, fatti i conti sono due anni di scuola in meno. E tutto questo si consumerà in classi che potranno arrivare a contare fino a 33 studenti, stipati in aule che per ragioni di sicurezza non potrebbero accoglierne più di 25.
Alla fine del 2011, quando andranno a regime tagli per quasi 8 miliardi di euro cosa resterà della nostra scuola pubblica se già oggi mancano i soldi per i supplenti, la carta igienica e le pulizie?
Presagi preoccupanti nell’aria. Le cose che vediamo avanzare a grandi passi, ci spingono a pensare che indebolire, impoverire e di conseguenza screditare la scuola pubblica come sta succedendo oggi, alluda ormai in modo inequivocabile ad un futuro il cui esito pare scontato: due sistemi scolastici, uno privato, costoso, per i pochi che potranno permetterselo sfornerà la nuova classe dirigente e uno per molti, pubblico, di serie B che sfornerà insicurezza e solitudine. E così anche quel poco di mobilità sociale, di cui tutti parlano, verrà meno e i figli dei dottori diventeranno dottori e quelli degli operai resteranno operai. Come novanta anni fa.
Questo è per noi un orizzonte inaccettabile.
E chiediamo a voi, è accettabile questa prospettiva?
E se non lo è cosa possiamo fare?
Cari genitori, cosa possiamo fare?

Bologna 3 maggio 2010
Silvia Pagnotta, mamma di Nina II elementare
Tina Giudice, mamma diSabrina III elementare
Elena Ceccarelli, mamma di Caterina III elementare

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ASSEMBLEA GENITORI – 4 MAGGIO 2010 ORE 17

ASSEMBLEA DEI GENITORI DELLA SCUOLA MARIO LONGHENA
MARTEDI 4 MAGGIO 2010 ORE 17
PRESSO LA SCUOLA
O.D.G.:
– effetti sull’andamento scolastico e sulle classi derivanti dai tagli previsti dalla Legge 169/2008;
– analisi della situazione economica della scuola Mario Longhena;
– varie ed eventuali

L’autorizzazione per l’assemblea è stata richiesta al Dirigente Scolastico nei giorni scorsi con tale o.d.g., ma visti gli sviluppi della questione “pannelli fotovoltaici”, anticipiamo che nelle varie sarà inserito anche:
– possibilità di installazione dell’impianto fotovoltaico sulla falda del tetto lato a sud della scuola

Augurandoci una partecipazione numerosa, con l’obiettivo di convidere le questioni che ci riguardano da vicino, s’invitano i rappresentanti di classe ad estendere la comunicazione ai genitori delle relative classi.

Cortesemente, richiedo, ancora una volta, di spostare le discussioni sugli spazi web dedicati e di utilizzare la mailist solo per le comunicazioni.

Cordiali saluti,
Anna Maria Angradi

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Pannelli fotovoltaici a Longhena

Ci sono tre proposte per un impianto fotovoltaico sul tetto della nostra scuola:
– uno presentato da Francesco Caridei e altri genitori della 2A
– l’altro presentato da Gabriele Bollini (2C)
– l’altro presentato da Federico Fierli

Di seguito i link per gli approfondimenti

https://www.scuolalonghena.org/sole/
http://semplicementelonghena.ning.com/group/longhenaenergiaprendiamoilsoleperinostribambini
http://ilsoleascuola.casaccia.enea.it/net.html