19 aprile, Festa del Libro

in occasione della Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d’Autore la scuola di città Mario Longhena presenta il progetto didattico sviluppato nel corso dell’anno scolastico 2010-2011 “Gavroche –il piacere di leggere”

Con la seconda edizione del progetto “Gavroche”, la scuola primaria di città Mario Longhena rafforza e rende stabile una iniziativa educativa che ha nel libro, nel piacere della lettura, nella magia delle immagini stampate e della parola scritta il suo centro e il suo cuore.

Il 19 aprile, con qualche giorno di anticipo ma nello spirito della Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d’Autore, si concluderà un lungo percorso didattico pedagogico iniziato a ottobre dell’anno scolastico in corso.

La coordinatrice del progetto, Alessandra Contri, docente dell’area linguistico espressiva, con la collaborazione degli insegnanti del 2° ciclo – terze quarte e quinte – ha previsto per quest’anno 4 temi di ricerca/azione cui dare vita insieme agli studenti:

1° tema: lettura ed elaborazione di un testo classico, “Le città invisibili” di Italo Calvino.

2° tema: Gara di lettura su tre libri scelti dagli insegnanti

3° tema: Produzione testuale, “dall’immagine al racconto”

4° tema: Produzione grafica, “i libri che amo e che vorrei”

Tutto ciò che è stato pensato, prodotto, elaborato dagli studenti nel corso dell’’anno troverà spazio in una ricchissima mostra che sarà allestita all’interno della palestra della scuola.

Nel corso della giornata, grazie anche alla generosa partecipazioni di diversi scrittori e attori e alla collaborazione di tanti appassionati genitori prenderanno vita molteplici attività, fra gare di lettura, laboratori, bookcrossing e altro ancora.

Una giornata di festa dedicata al libro e alla lettura nella verde cornice del Parco Pellegrino. Un’occasione per la scuola di città Mario Longhena per mostrare la qualità dell’offerta formativa che è ancora in grado di offrire ai propri alunni – pur tra mille difficoltà – grazie alla creatività e all’impegno di insegnanti consapevoli e sensibili. Un’iniziativa infine che si candida a diventare un appuntamento “tradizionale” per la scuola pubblica Mario Longhena, con l’intento esplicito di avvicinare gli alunni alla lettura, attività umana capace di costruire ponti fra epoche e culture diverse, di alimentare la libera espressione delle persone, di rendere naturale l’appartenenza ad un mondo che per quanto complesso ha comunque un destino comune.

Gavroche:

è un personaggio de “i miserabili” di Victor Hugo, giovane monello di strada, abbandonato dai genitori vive nei bassifondi parigini. E’ intelligente, smaliziato e generoso. Morirà a 12 anni sulle barricate dell’insurrezione repubblicana di Parigi del 1832.

23 aprile, Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d’Autore:

La Giornata Internazionale del Libro e del Diritto d’Autore, celebrata il 23 aprile, vuole essere un invito a valorizzare quell’eterna fertilità delle idee di cui i libri sono rappresentanti e strumento di diffusione.
Il 23 aprile è stato scelto dall’UNESCO per il suo valore simbolico; in questo giorno (e nello stesso anno, 1616) sono morti Cervantes, Shakespeare and Inca Garcilaso de la Vega, ma sono nati anche autori come Maurice Druon, K.Laxness, Vladimir Nabokov, Josep Pla and Manuel Mejía Vallejo.
Il 23 aprile è anche la festa a Barcellona di Sant Jordi, ossia San Giorgio, patrono della Catalunya, giorno in cui è d’uso regalare un libro e una rosa a chi si vuole bene. Questa piacevole usanza è il risultato di un peculiare intreccio tra tradizione popolare e desiderio di rendere omaggio al più grande scrittore spagnolo di tutti i tempi, Miguel de Cervantes.
Le celebrazioni per San Jordi, soldato romano morto da martire nel IV secolo d.C., nascono già in epoca medievale, con un carattere prettamente aristocratico: dopo la messa solenne, i cavalieri davano vita a una serie di giostre e tornei e alla fine della giornata omaggiavano le dame con una rosa.
La leggenda del santo infatti, diffusasi nel XIII secolo grazie alla Legenda aurea di Giacomo da Varagine, vuole che il sangue versato dal drago ucciso da San Giorgio per difendere una principessa imprigionata dal mostro, avesse poi fecondato la terra facendo germogliare rose color vermiglio, raccolte dal cavaliere per farne dono alla principessa liberata.
È per questo che il rituale oggi prevede che gli uomini offrano alle donne una rosa e che le donne ricambino o anticipino il dono regalando romanzi e poesie – e in modo naturale questo rituale si è presto esteso a scambi tra persone con altri tipi di legami affettivi: amicizia, parentele…- e sempre per questo il tema privilegiato degli incontri culturali che si svolgono durante la festa è naturalmente l’amore.
A partire dal XVIII secolo, la festa si allargò a tutto il popolo e col tempo si caricò di nuovi significati: in particolare, nel 1930, Vicent Clavel Andrés, editore e scrittore valenzano trapiantato a Barcellona, propose la data del 23 aprile, giorno della morte di Cervantes, quale data ideale per la festa del libro.
La tradizione si allargò secondo forme diverse in tutta la Spagna, mentre negli anni del franchismo, in aerea catalana, il giorno di Sant Jordi divenne momento di rivendicazione culturale e politica. Nel 1964 tutti i paesi di lingua spagnola e portoghese adottarono tale data per festeggiare il libro (e la lettura) e nel 1993 una simile scelta fu presa dai paesi della Comunità Europea. Fu proprio a partire da tali positive premesse, e con l’appoggio dell’Unione Internazionale degli Editori, che il governo spagnolo presentò all’UNESCO la proposta di proclamare quale Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore proprio il 23 aprile.

Bibliostoria: http://bibliostoria.wordpress.com/2009/04/23/23-aprile-2009-giornata-mondiale-del-libro-e-del-diritto-dautore/

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