Video realizzato nell’ambito di
“Pellicole per l’ambiente” 2010
promosso da ANTARTIDE
realizzato dai bambini della classe 2C
con le insegnanti
Francesca Maragliulo e Irene Orsi
Novembre 2010
Classe 2C – 2010-2011
Video realizzato nell’ambito di
“Pellicole per l’ambiente” 2010
promosso da ANTARTIDE
realizzato dai bambini della classe 2C
con le insegnanti
Francesca Maragliulo e Irene Orsi
Novembre 2010
Classe 2C – 2010-2011
La scuola primaria Mario Longhena e l’Associazione Prendiamo il Sole per i bambini sono stati premiati da Patrick Lambert, Direttore della europeean Executive Agency for Competitiveness & Innovation (EACI)
La scuola Longhena è stata premiata a Napoli lo scorso 13 ottobre come vincitrice del concorso europeo “U4energy per le scuole” nella categoria A: “Migliori attività per il risparmio energetico”.
Al concorso hanno partecipato scuole di vari Paesi, come Austria, Malta, Slovenia, Repubblica Ceca …
Il premio è stato meritato per le attività svolte dagli insegnanti, coi bambini delle classi terze, quarte e quinte nello scorso anno scolastico “2010/2011” e soprattutto per il progetto “Prendiamo il sole per i nostri bambini“, promosso da un gruppo di genitori e che ha portato all’installazione sul tetto della scuola di pannelli fotovoltaici per il risparmio energetico.
ECOLOGIA DEI COMPORTAMENTI: L’ASSEMBLEA DEL BAMBINI
Progetto in rete tra: la scuola primaria Longhena, le scuole medie Guinizelli e Carracci dell’I.C.8 e la scuola primaria A.Avogli della D.D.3 di Bologna
Percorso operativo della scuola Longhena
Insegnanti di riferimento: Elena Bisato, Cristina Costantini, Francesca Maragliulo, Fiorella Menetti, Simonetta Ropa, Patrizia Tordi
La scuola primaria Mario Longhena è una scuola nel verde, è situata all’interno del parco Pellegrino sulle colline di Bologna, è aperta all’iscrizione di tutti i bambini della città di età compresa fra i 6 e gli 11 anni ed è composta da tre sezioni per un totale di 360 alunni circa.
Nata come scuola all’aperto a tempo pieno, ha mantenuto una organizzazione tale da consentire ai bambini che la frequentano di trascorrere più tempo fuori dalle aule scolastiche, la scuola pone al centro dei suoi obiettivi la formazione, l’apprendimento e l’insegnamento in condizioni di serenità e benessere.
L’organizzazione delle attività s’impernia sulla spinta motivazionale ad insegnare e ad apprendere in un rapporto interattivo fra adulto e bambino che abbia come sfondo l’emozione del conoscere e il desiderio dell’apprendere e lo stile d’insegnamento rivolge una particolare attenzione ad un approccio educativo che tenga conto dello star bene a scuola e alla valorizzazione della scuola come comunità educativa ed educante.
L’orientamento pedagogico – didattico degli insegnanti privilegia un apprendimento in tempi distesi ritenuti più consoni e compatibili con l’età anagrafica dei bambini ela particolare ubicazione della scuola favorisce una didattica ed una metodologia educativa improntata alla ricerca sul campo, valorizzando le risorse naturali del parco.
Oltre alla sua particolare collocazione ed all’orientamento pedagogico-didattico dei docenti, una ulteriore caratteristica della scuola Longhena è quella di essere una scuola priva di confini definiti, l’area scolastica non è infatti recintata, ciò stimola maggiore autonomia nei bambini che hanno più opportunità di sperimentare l’autogestione degli spazi ma necessitano di acquisire responsabilità ed autocontrollo maggiori proprio in funzione dell’ampiezza e della non presenza di limiti precisi.
Negli anni sono state presentate proposte di recinzione dell’area scolastica ma, oltre alla non fattibilità concreta dell’opera, sia gli insegnanti che i genitori degli alunni le hanno rigettate per salvaguardare ciò che ormai è diventata una rarità per il mondo dell’infanzia, cioè la possibilità di vivere in una dimensione non urbanizzata tipica delle campagne di un tempo, utilizzando l’ambiente non solo come elemento di studio ma anche come stimolo alla fantasia nei momenti di gioco e relax.
Recintare la scuola vorrebbe dire impedire ai bambini, per esempio, la trasformazione di cespugli e arbusti del parco in “covi”, “capanne”, “tane segrete” da cui partire per spedizioni avventurose, a cui tornare dopo conquiste vittoriose quasi a voler emulare i “ragazzi della via Pal” magari senza averne nemmeno letto il libro.
Vorrebbe dire togliere loro la dimensione del “cortile di casa”, dimensione un tempo assolutamente normale ed oggi praticamente scomparsa e sostituita da tempi, orari, spazi rigidamente determinati per lo sport, la musica, la lingua straniera e mille altre attività senz’altro importanti e utili ma che tolgono tempo all’unica attività naturale per questa fascia d’età e che non potranno mai più recuperare: il gioco.
Per gli insegnanti della scuola Longhena le regole, il controllo e la sorveglianza dei ragazzi sono sempre stati argomenti importanti e centrali poiché da essi dipende l’esistenza stessa di questo tipo di esperienza educativa e di vita, pertanto la progettualità della scuola, oltre a promuovere tutte quelle attività che sviluppano un approccio attivo e gratificante all’apprendimento, capacità critiche, autovalutative e di scelta, tende a consolidare un forte rapporto di fiducia tra adulti e bambini e fra pari, necessario per la gestione ed il controllo dei vari momenti della giornata.
E’ convincimento dei docenti della scuola che tale rapporto può costruirsi solamente se le regole di buon funzionamento della vita scolastica non vengono semplicemente imposte dall’adulto responsabile ma nascono dalla discussione collettiva e vengono perciò interiorizzate dai bambini, che il rispetto della regola non può avvenire se i bambini non ne comprendono il perché e che se non comprendono le motivazioni che determinano le regole tendono ad eluderle e a violarle.
In quest’ottica da diversi anni nella scuola è attivo il progetto “Ecologia dei comportamenti” nato per sottolineare come oltre ad un corretto approccio con l’ambiente inteso come ecosistema fosse necessario ed imprescindibile promuovere comportamenti ecologici nelle relazioni interpersonali attivando pratiche di democrazia partecipata.
All’interno di questo progetto è stata inserita l’assemblea dei bambini, cioè un momento e uno spazio in cui gli alunni possono mettere in comune le loro osservazioni ed esperienze.
Alla luce della realtà della nostra scuola, il corso di formazione/aggiornamento “Ecologia del curricolo” ha rappresentato, per gli insegnanti, un naturale ambito di confronto fornendo la possibilità di interagire con altre realtà scolastiche interessate ad una riflessione pedagogica attorno al tema del curricolo assunto in una prospettiva ecologica.
Il modello della ricerca è risultato molto impegnativo e inizialmente disorientante, non tanto dal punto di vista teorico, quanto nella sua applicazione alla situazione reale in cui già da anni ci trovavamo ad operare.
La definizione di bisogni, valori, saperi collegati a momenti di vita dei bambini ha creato all’interno del gruppo docente un dibattito vivace e intenso che ha avuto il pregio di riportare il focus su nuovi paradigmi pedagogici, rafforzando la consapevolezza della complessità di una visione ecologica e multidimensionale applicata ad ogni aspetto della realtà e quindi anche allo sviluppo dell’uomo e alla sua formazione, riaprendo una ricerca per un curricolo scolastico coerente con queste caratteristiche.
Questo dibattito ha coinvolto parte dei docenti delle scuole medie dell’istituto creando i presupposti per lo sviluppo di un curricolo in verticale che abbia come linea guida un’educazione alla sostenibilità del processo formativo
Ciò che come scuola abbiamo ritenuto interessante condividere all’interno del gruppo di lavoro di ecologia del curricolo è stata la nostra esperienza dell’assemblea dei bambini, nell’intento di renderla più strutturata ed articolata.
Ha così preso forma un percorso progettuale che ha coinvolto in diversa misura la scuola primaria Longhena, le scuole medie Guinizelli e Carracci dell’I.C.8 e la scuola primaria A.Avogli della D.D.3 di Bologna.
Il progetto è stato presentato ai genitori che sono stati resi partecipi dell’esperienza negli ambiti di confronto istituzionale quali le assemblee di classe e di interclasse.
I.C. 8 – Bologna, a.s. 2010-2011
http://www.ermesambiente.it/wcm/infea/sezioni_laterali/progetti_sistema/curriculo_ecologico/2009-2011/lavoro-scuole/IC8-Bologna.htm
realizzato da Annamaria Muratori e Miriam Capriulo
Classe 2A – 2010-2011