I magnifici 7 cereali – Un progetto di scienze sul campo

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LA COLTIVAZIONE  DEI  CEREALI:  IL GRANO, L’ORZO E IL FARRO

La scuola Longhena è una scuola primaria a tempo pieno inserita in un Parco sulle prime colline della città. Questa particolare localizzazione da sempre ha permesso di sviluppare attività didattiche all’aperto di carattere scientifico come la coltivazione di orti didattici , l’osservazione  degli alberi durante le stagioni, lo studio di lombrichi e insetti nel loro habitat, …

L’anno passato le classi terze aiutate dall’insegnante di potenziamento hanno deciso di intraprendere una nuova esperienza rispetto alla coltivazione degli ortaggi: quella della coltivazione  dei cereali. E stato un lungo percorso iniziato l’anno passato  che sta terminando in questi giorni in cui stiamo realizzando il pane con la farina ottenuta dal nostro raccolto.

E’ stato un cammino molto coinvolgente ed interessante anche per noi insegnanti che lo abbiamo svolto e al quale abbiamo partecipato in prima persona percorrendo le stesse tappe dei nostri alunni, in questo caso  il nostro ruolo si è modificato abbiamo insegnato meno e condiviso di più.

Tutto il tracciato è stato un vero e proprio esperimento, non sapevamo a priori che cosa sarebbe successo, lo abbiamo scoperto con il passare del tempo.

Ci siamo dati tempo, non abbiamo avuto fretta, non abbiamo anticipato risultati , abbiamo volutamente lasciare lo spazio alla scoperta e alla sorpresa.

I bambini hanno potuto così sperimentare il ciclo completo della coltivazione di alcuni cereali che abbiamo scelto : orzo, grano e farro.

E’ stata un’esperienza che ci ha insegnato cosa significa la parola ATTESA, una volta seminato non sapevamo se e quando sarebbero germogliati i semi. Non sapevamo se gli uccelli, fagiani e corvi, avrebbero fatto fuori i nostri semi. Dovevamo solo aspettare.

Siamo andati regolarmente all’orto per osservare e registrare il tempo che passava e i cambiamenti che avvenivano alle nostre piante.

Osservando e facendo esperienza diretta  i bambini hanno compreso , mese dopo mese, che cos’è il ciclo vitale di una pianta erbacea come quella dei cereali.

Abbiamo capito qual è l’impatto delle stagioni sul raccolto che si sta coltivando, concetti come siccità, carestia, o eccessiva piovosità sono stati compresi vivendo il tempo meteorologico giorno dopo giorno. Abbiamo ragionato sul fenomeno della neve  o della pioggia eccessiva.

Siamo partiti dalla lavorazione del terreno : una mattina è arrivato il trattore con l’aratro che ha preparato il campo, i bambini hanno poi faticosamente spezzato le zolle più grosse con le vanghe e le zappette.

Abbiamo misurato e recintato il perimetro del campo usando i passi dei bambini e introducendo così  il concetto di UNITA’ DI MISURA , questa attività ci ha permesso di ragionare  sulla differenza tra estensione di un’area e il suo confine.

Infine è avvenuta la semina, abbiamo affrontato il concetto di rette parallele per tracciare i solchi dove mettere i semi del grano.

Ci siamo trovati a dover anticipare argomenti e concetti del programma poiché l’esperienza in Natura contiene simultaneamente ogni linguaggio  e concetto e ci ha permesso  di muoverci  attraverso  ambiti differenti senza strappi, ma in continuità.

Nel tempo dell’attesa abbiamo avviato il  laboratorio delle trasformazioni e  ci siamo dedicati alla realizzazione di varie ricette a base di tutti i cereali che abbiamo studiato e le abbiamo poi raccolte in un libretto dato ad ogni bambino.

In cucina abbiamo pesato gli ingredienti ,e  seguendo procedure e istruzioni realizzato torte, focacce, taralli, piadine…

Non abbiamo dovuto innaffiare le nostre coltivazioni poiché i cereali provvedono da sé alla loro crescita sfruttando unicamente l’acqua piovana.

A scuola finita abbiamo mietuto sotto il sole i cereali con le forbici, facendo dei mazzi e legandoli con gli steli.

A Ottobre nel cortile abbiamo fatto la festa della “ battitura”, i bambini hanno steso le spighe sui teli e percuotendole con clavette di legno hanno cominciato a intravedere il frutto del sudato lavoro.

Abbiamo ripercorso le antiche azioni dei contadini separando  la pula dai chicchi con il setaccio o soffiando facendola volare via.

Il grano e il farro sono stati ridotti in farina con una macina manuale, l’orzo invece prima è stato tostato.

Abbiamo ottenuto ben 720 g. di farina integrale biologica in un anno di lavoro !

E’ stato naturale lavorare sui concetti di tara, peso netto e peso lordo in modo concreto.

Con la farina abbiamo preparato pane lievitato e pane azzimo.

Abbiamo ragionato su che cos’è che  fa lievitare un impasto, in classe abbiamo realizzato gli esperimenti sui lieviti e approfondito e studiato che cosa sono questi misteriosi  funghi.

Il percorso intero è stato caratterizzato da un incrocio di SAPERI.

Abbiamo intrecciato la storia dell’umanità comprendendo  la nascita dell’agricoltura e delle prime civiltà, abbiamo riflettuto sul fenomeno della DOMESTICAZIONE  cioè compreso quando 2 specie imparano a stare insieme per reciproco vantaggio, abbiamo introdotto il mito di Cerere dea dei raccolti e di sua figlia Persefone.

L’intero progetto ci ha mostrato come è vero che tutti i SAPERI siano intrecciati.

I bambini hanno avuto modo di fare in modo autonomo le scoperte del ciclo dei cereali, hanno osservato da vicino la crescita, hanno vissuto in prima persona tutte le fasi, hanno osservato al microscopio , ad esempio,  che dentro ad ogni chicco c’è una parte bianca che diventerà farina e un germoglio che metterà radici. Hanno visto macinare  la farina integrale perché nel chicco intero c’è anche la buccia che è la crusca.

Hanno contato quanti semi ci regala una spiga pur piantando un solo chicco.

La matematica ci è venuta in aiuto per calcolare quanti chicchi posso ottenere seminando una certa quantità di semi.

Questa intera esperienza diventerà  parte del vissuto dei bambini che hanno appreso, sperimentandolo direttamente,  da dove vengono e come si ottengono la farina, il pane, i biscotti , i fiocchi di cereali , tutti  alimenti che fanno parte della loro vita quotidiana.

E’ stato un apprendimento globale che ha toccato e messo insieme tanti contenuti, arricchendoci e regalandoci  un nuovo sguardo sul mondo dove viviamo, un apprendimento che rimarrà patrimonio personale  di ciascuno di loro e di noi.

Il pensiero di una bimba che riflette su tutta l’esperienza ci fa comunica chiaramente il valore di quanto sperimentato :” quando vedo un campo di grano, ora penso a tante cose!”

Le insegnanti e gli insegnanti

Cristiana Costantini
Maria Paola Meo
Andrea Tonti
Patrizia Zito
Donatella Coppini
Elena Bisato
Maria Grazia Leo
Patrizia Tordi

INTERVENTO PER IL CONVEGNO SCUOLE ALL’APERTO, 17 NOVEMBRE 2018
SCUOLA  PRIMARIA MARIO LONGHENA
IC 19, BOLOGNA

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