Tre aule all’aperto: i nuovi spazi educativi per la scuola Longhena

Insegnanti e genitori esercitano nei confronti di bambin* e ragazz* un ruolo educativo diverso ma complementare, per questo la collaborazione tra scuola e famiglia è uno dei presupposti essenziali per la buona riuscita del successo formativo.
La collaborazione è ricca di dibattiti, di incontri e confronti

Nella collaborazione si delinea lo spazio per l’accordo, e nell’accordo ci si supporta reciprocamente nel trasformare i desideri in obiettivi da raggiungere.
Alla Scuola Primaria Longhena la collaborazione è alleanza, unione e relazione, e come in ogni relazione, anche in quella tra genitori e insegnanti, entrambe le parti si confrontano, si rimodellano, e crescono.

Così è stato per il dialogo che genitori e insegnanti hanno intavolato per immaginare come si poteva arricchire lo spazio esterno e il tempo educativo e di crescita che questa magnifica scuola offre per sua natura.

L’idea è diventata un progetto: aule fatte di tronchi per poter realizzare nel concreto l’educazione all’aperto.

Aule per oggi, per supportare i bambini e le bambine della scuola a superare le restrizioni della pandemia.

Aule per domani, per trasmettere a chi verrà quel senso di meraviglia che ti pervade in tutti e cinque i sensi nel primo momento in cui si sale il curvone dopo la casa del Custode: il cinguettio degli uccellini; il fruscio del vento nei pomeriggi di primavera; il sapore della prima nevicata, il pizzicore degli aghi di pino raccolti da terra, il profumo della lavanda piantata nell’orto e dell’erba cipollina che cresce spontaneamente vicino al pratone della Scuola di Infanzia Casaglia e il suono delle risate dei bambini e delle bambine che vivono quel giardino insieme, che crescono insieme dai 3 ai 10 anni.

Perché a Longhena è così: è essere e sentirsi Comunità.

Noi di Longhena, genitori e insegnanti, rimaniamo di Longhena per sempre anche se il tempo della scuola prima o poi finisce per tutti.

Con queste aule omaggiamo le battaglie di chi ci ha preceduto e lasciamo in eredità, a chi verrà dopo di noi, la prova inconfutabile che le sinergie sono il motore propulsivo della partecipazione democratica.

Le aule nel parco rimarranno come testimonianza della spinta che la pandemia ha impresso nelle nostre vite. La parte positiva di questa esperienza davvero drammatica, la spinta al cambiamento.

John Donne, nel 1623 in una meditazione poetica scriveva “Nessun uomo è un’isola, intero per sé stesso. Ogni uomo è un pezzo del continente, parte della terra intera.”

L’idea di Scuola che abbiamo per il Futuro sta tutta in queste parole.

 

Il gruppo di lavoro insegnanti e genitori