Girotondo per la scuola

Girotondo per la scuola
la mia scuola non è sola
un Gigante l’ha occupata
per salvarla da una Fata.

Brutta Fata assai bugiarda
non ti crede chi ti guarda
quando parli, parli a caso
di Pinocchio hai preso il naso.

Sei una Fata con l’agenda
sei cresciuta in un’azienda
che programmi fai per me?
che assomigli un poco a te?

Io non voglio assomigliarti
e nemmeno frequentarti:
scappa Fata, fuggi Strega
il tuo naso non mi frega.

C’è un Gigante bello e buono
ch’è potente come un tuono:
ha occupato la mia scuola
oggi è il nostro Caposcuola.

E’ un Gigante Genitore
falegname e muratore
è un Gigante Piccolino
con il cuore di un bambino.

E’ un Gigante Gran Maestro
di passione e grande estro
è un Gigante Gran Bidello
affettuoso e un po’ monello.

Mio Gigante della Scuola
usa i chiodi e la cazzuola:
il futuro costruisci,
la mia scuola custodisci.

Scuola pubblica e di tutti
belli dentro e fuori brutti
scuola amica a tempo pieno
non ne posso fare a meno.

Girotondo per la scuola,
il Gigante adesso vola:
ogni scuola va a occupare
il mio mondo a liberare.

Sabrina Giarratana

5 pensieri su “Girotondo per la scuola

  1. Ciao Sabrina! Ho letto la bella poesia di Plinio ed ora…ecco la tua! Bravissima! Faccio i complimenti a te ma anche a tutti i maestri della tua scuola e al dirigente. Siete , senza ombra di dubbio, delle persone speciali . Il sito è molto, molto interessante ed è bello che a lasciare i loro pensieri siano anche i genitori. Poiché tra qualche mese arriverà il Natale, vorrei lasciare a te e ai tuoi compagni dei versi che scrissi tempo addietro ma che…sono un po’ la continuazione dei tuoi. Così mi pare. Eccoli:
    Un Natale speciale

    Vorrei che il mio Natale
    fosse un giorno speciale…
    Un giorno nuovo
    senza precedenti.
    Vorrei che a tutti
    …cadessero i denti!
    Ma, attenti bene,
    a tutti quelli che
    rubano i sogni
    ai bimbi come me…
    Ti abbraccio. Rosalba

  2. Ciao Rosalba, grazie per la tua lettera! L’ho trovata per caso entrando nel sito della scuola Longhena. Ho letto la poesia di Plinio e la tua lettera alla Gelmini: bellissime entrambe e pienamente condivise. Mi conforta molto scoprire in queste ultime settimane che l’Italia delle mamme, dei papà, dei bambini, dei maestri, dei bidelli, dei professori, degli studenti è di gran lunga migliore del governo che la rappresenta (ma già lo potevamo immaginare…). Nel sito ho ritrovato anche il mio Girotondo per la scuola, scritto ai tempi della Riforma Moratti e ritornato (sigh!) d’attualità con la Riforma Gelmini (sempre di “fata” bugiarda stiamo parlando…).Non so chi l’abbia ritrovato e pubblicato (forse un bambino, forse una maestra, forse una mamma delle Scuole Longhena, chissà…), ma chiunque sia stato ha tutta la mia gratitudine: è stato bello ritrovarlo. Mi sono accorta però che mancano le ultime due strofe, allora le aggiungo qui sotto, a chiusura di quelle già pubblicate:

    Scuola pubblica e di tutti
    belli dentro e fuori brutti
    scuola amica a tempo pieno
    non ne posso fare a meno.

    Girotondo per la scuola,
    il Gigante adesso vola:
    ogni scuola va a occupare
    il mio mondo a liberare.

    Il Girotondo per la scuola è stato in assoluto la prima filastrocca che ho scritto quando ho incominciato a scrivere per i bambini (oltre che mamma arrabbiata per la Riforma, sono da un po’ di tempo una scrittrice per bambini).Oggi ti mando altre due mie filastrocche: la prima è la Filastrocca delle scuole, che sarà presto pubblicata in un libro e che mi sembra racconti bene il pericolo (aumento dell’analfabetismo) a cui stiamo andando incontro con la chiusura ( altrimenti detta falsamente e politicamente “accorpamento”) delle piccole scuole di campagna con meno di cinquanta bambini, pericolo ancora maggiore al Sud, dove già l’analfabetismo è più alto che al Nord. Chissà se la Gelmini si ricorda del prezioso lavoro fatto da Don Lorenzo Milani per portare a scuola i figli dei contadini…
    Da bambina ho avuto la fortuna di frequentare per tre anni una piccola scuola di campagna ed è stata un’esperienza così ricca, insieme ai figli dei contadini, da segnare per sempre la mia vita. Nella mia classe eravamo sei bambini: uno di prima, due di seconda e tre di quinta. Si faceva lezione con l’odore di letame…

    Filastrocca delle scuole

    C’è una scuola che sta in mezzo alla campagna
    C’è n’è un’altra che sta in mezzo alla città
    C’è una scuola proprio in cima alla montagna
    Deve camminare molto chi ci va
    Sono stato in una scuola che non c’era
    Un bambino lavorava fino a sera
    E alla fine sai cos’ ho pensato?
    Chi va a scuola è un bambino fortunato
    Non importa se una scuola è lontana o sulla via
    L’importante è che ci sia.

    La seconda filastrocca che ti mando è tratta dal mio libro Amica Terra.

    Filastrocca dell’albero

    Albero abbraccio e respiro del mondo
    Strade radici che arrivano in fondo
    Chissà da dove arriva il tuo suono
    Suono che parla di un cuore buono
    Chissà da dove arriva il tuo canto
    Canto di foglie, che vibra d’incanto
    Mentre ti ascolto, ti parlo e penso
    E il mio discorso diventa denso:
    Tieniti stretto a questa terra
    Cresci più libero che in una serra
    Afferra il cielo, portalo a noi
    Tendi i tuoi sogni più in alto che puoi
    E se qualcuno ti vuole strappare
    Tu vienimi a chiamare.

    Un caro saluto e un abbraccio a te e alla Scuola Longhena
    immersa nel verde.
    Sabrina Giarratana

  3. Gentile Sabrina, mi scuso per le 2 strofe della filastrocca che mancavano ma mi era stata inviata così oppure devo aver fatto una falsa manovra nel pubblicarla.
    In questo brutto giorno per la scuola (decreto appena approvato) ti ringraziamo per la tua visita, per le tue filastrocche e per le tue parole.
    Fabio Campo per la scuola Longhena

  4. Ciao Sabrina, sei proprio tu, la Sabri che era in banco con la Leti al Liceo Fermi sezione E…..i miei complimenti!!!! Sono la Robby….ok, la mia mail ce l’hai, mi piacerebbe sentirti . Un abbraccio

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